RIM: Divisione della compagnia o partnership con Microsoft?

La pressione sul Consiglio d’amministrazione di Research In Motion (RIM) aumenta, secondo una fonte anonima riportata da Reuters. Dopo l’annuncio dei risultati finanziari per l’ultimo trimestre peggiori delle previsioni, e l’ennesimo rinvio del lancio del nuovo sistema operativo mobile, BlackBerry 10; la dirigenza sarebbe sotto pressione affinchè adotti soluzioni drastiche per risolvere la crisi della compagnia.

Gli investitori hanno visto le azioni di RIM crollare, nella sola giornata di ieri, del 18% dopo l’annuncio di perdite operative maggiori delle stime. Si è verificata una contrazione complessiva del valore di mercato della società pari a 4.1 miliardi di dollari. Si tratta dell’ennesimo pessimo risultato in un anno terribile, durante il quale il valore della compagnia sui mercati finanziari è declinato di uno spaventoso 70%.

Molti investitori chiedono quindi strategie drastiche di ristrutturazione: ritenendo che quella attuale di riduzione costi e incentrata tutta sull’ultima versione del sistema operativo BlackBerry, non sia in grado di garantire la sopravvivenza della compagnia.

Una delle possibilità per la compagnia sarebbe l’adozione della piattaforma mobile Windows Phone. Secondo la fonte di Reuters, il CEO di Microsoft Steve Ballmer, avrebbe preso contatto negli scorsi mesi con il management di RIM proprio per proporre una simile soluzione.

Un simile scenario porterebbe inoltre all’ingresso nel capitale azionario di RIM del gigante del software, offrendo ai padri del BlackBerry le risorse necessarie per il rilancio.

Il management di RIM non sembra però molto disponibile a sviluppare la partnership con Microsoft, innanzitutto perchè porrebbe fine all’indipendenza della società, e poichè incredibilmente fiduciosi riguardo alla propria piattaforma mobile. Un elemento questo che, d’altra parte, ha tradizionalmente rappresentato un punto di forza del BlackBerrry, soprattutto in termini di sicurezza.

Una seconda opzione, valutata in passato dal precedente CEO Jim Balsillie, riguarda la separazione degli asset relativi alla produzione hardware e di quelli relativi ai servizi e al network di proprietà della società. Uno scenario che aprirebbe la strada alla vendita del network e all’apertura di quest’ultimo ad altri produttori di device, che potrebbero così offrire servizi sicuri sviluppati per il BlackBerry a clienti aziendali e pubblici, a comninciare dalla email. Una simile soluzione porterebbe ad un declino dell’importanza del settore hardware, e dell’appeal dei device BlackBerry.

Il management della compagnia, nonostante abbia più volte dichiarato di essere disponibile a valutare qualsiasi opzione e abbia assunto consulenti economici esterni per una revisione strategica; al momento sembra deciso a perseguire la propria strategia puntando tutto sul BlackBerry 10.

D’altra parte, i risultati economici negativi, non arrivano del tutto a sorpresa: già a fine Maggio il CEO Thorsten Heins aveva preavvisato gli investitori.

In una nota aveva segnalato: “RIM sta attraversando una significativa trasformazione mentre ci muoviamo verso il lancio del BlackBerry 10, e la nostra performance finanziaria continuerà a rappresentare una sfida per il prossimo trimestre”. Già in quell’occasione, aveva confermato la piena fiducia nelle prospettive future del nuovo sistema operativo e della compagnia.

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