La Federal Aviation Administration ha concesso ad Amazon di condurre voli di prova per i suoi droni all’aperto, a patto che la società obbedisca a una serie di regole tra le quali volare al di sotto di 400 piedi e solo durante le ore diurne. Lo riporta il New York Times secondo cui se è vero che si tratta di una apertura della FAA sul tema, è pur vero che quanto concesso dal regolatore è ben lontano dal “sogno” con cui Amazon aveva lanciato il suo servizio di consegna via droni Amazon Prime Air.
I droni della società, infatti, per ora dovranno essere gestiti da un pilota in possesso di un certificato di volo su aerei privati con equipaggio. E la F.A.A, che nelle scorse settimane ha annunciato l’intenzione di consentire usi più commerciali dei droni con equipaggio nei cieli americani, non si è espressa sui tempi per l’uso di droni autonomi da parte di aziende come Amazon.
Si tratta comunque di una parziale buona notizia: Amazon potrà avviare test anche in Usa dopo aver iniziato a sperimentare all’estero, a Cambridge in Inghilterra, in India e su territorio americano nello Stato di Washington ma su terreni rurali e di proprietà privata.
Il braccio di ferro comunque non è concluso: si attendono a breve le reazioni di Amazon alla parziale apertura della FAA.
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