Groupon sta attraversando una crisi profonda in borsa, con le sue azioni che continuano a precipitare e che, nella giornata di ieri, hanno toccato il loro minimo storico, arrivando a 7,72 dollari per quota fino a stabilizzarsi in chiusura delle contrattazioni a 7,77 dollari. Situazione peggiorata nella giornata odierna, con un ulteriore calo che ha portato il titolo a 7,30 $ nel momento in cui questo articolo viene scritto.
Un risultato che fa crollare il valore della piattaforma di offerte quotidiane, deprezzando le azioni del 70% rispetto al prezzo fissato per l’IPO di un anno fa, quando la compagnia decise di diventare pubblica e lanciarsi in borsa con un prezzo di 20 dollari per ogni quota.
Un calo che ha sempre accompagnato il titolo della società in questi dodici mesi, fin dai giorni successivi all’IPO, e che si era interrotto all’inizio di quest’anno con una lieve ripresa, momento in cui sembrava essere passato il periodo nero per la compagnia. Speranza che è stata vanificata dai successivi risultati, che hanno portato alla situazione attuale.
Il crollo delle azioni di Groupon sarebbe frutto di timori da parte degli azionisti sul suo business in Europa, area che, a causa della crisi economica attuale, potrebbe non garantire le entrate attese dalla società.
Ma gli analisti si dimostrano ottimisti sul lungo periodo, e prevedono una ripresa del titolo: secondo i dati di MarketWatch, si prevede che nel giro di 12 mesi il prezzo risalirà intorno ai 17,76 dollari, premiando chi deciderà di non disfarsi delle quote di Groupon.
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