Google è sempre più nel mirino delle autorità europee. Stavolta non è il tema della privacy e del diritto all’oblio a tenere banco quanto un possibile abuso per posizione dominante rispetto ad Android, il sistema operativo di casa Mountain View. Secondo alcune indiscrezioni riportate da Reuters, che cita fonti anonime, i funzionari dell’Unione europea si starebbero muovendo per verificare se la società stia abusando della posizione del sistema operativo mobile Android, che ha l’80% del mercato, con modalità di promozione verso i clienti a scapito della concorrenza.
Con un nuovo capo antitrust dell’Unione che andrà in carica in autunno, i regolatori sembrano intensificare i loro sforzi con nuove indagini più dettagliate che passando attraverso l’invio di questionari ad un gruppo di aziende partner: ad esempio Reuter riporta che agli intervistati è stato chiesto se ci sia un requisito voluto da Google, scritto o non scritto, che richieda di non pre-installare applicazioni, prodotti o servizi su dispositivi mobili che competano con il software del colosso. Le aziende sono anche chiamate a fornire e-mail, fax, lettere, note da telefonate e incontri e presentazioni relative a tali accordi già dal 2007, facendo intendere che la Commissione voglia appurare se il comportamento di Google sia stato o meno a lungo termine. Gli intervistati hanno tempo fino a all’inizio di settembre per rispondere a più di 40 domande.
Se è vero che ogni azienda è libera di utilizzare il sistema open source Android, i produttori di cellulari che ne vogliono utilizzare una versione più recente devono firmare un contratto che prevede l’installazione di un numero minimo di servizi di Google pre-installati sui dispositivi. Almeno secondo quanto riportato dalle fonti Reuter.
La battaglia è solo agli inizi: secondo Reuters, la Commissione europea aprirà probabilmente un’inchiesta formale su Android a ottobre, una volta visionati i questionari.
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