Panda Security: i Trojan sono i preferiti dai cyber criminali

Malware

I laboratori di Panda Security hanno rilasciato on-line il primo rapporto trimestrale del 2012 sulla diffusione dei malware. Stando ai risultati emersi dall’indagine in questo lasso di tempo sono nati 6 milioni di nuovi malware, i Trojan sono diventati l’80% del totale, diventando, di fatto, i “preferiti” dai cyber criminali. Erano il 73% nel 2011.

Da Panda Security fanno sapere che la storia non è dissimile dall’anno scorso, e l’obiettivo primario dei cyber criminali restano attività fraudolente. Nonostante siano aumentate le azioni di cyber war “ideologica” da parte degli Anonymous e LulzSec,la sottrazione di codici di accesso bancari o carte di credito, al fine di derubare le persone,  continua ad essere la priorità. Lo conferma anche Luis Corrons, direttore tecnico dei laboratori di Panda Security. “Nonostante siamo solo all’inizio dell’anno, ed è forse ancora presto per affermarlo, stiamo assistendo alla proseguimento dei trend passati. I cyber criminali cercano ancora di rubare dati e denaro degli utenti con ogni mezzo possibile”.

Sono aumentati infatti gli attacchi ransomware, cioè attraverso un “riscatto”, e dovuti al cosiddetto codice “Police virus”. Immaginate cioè che sul vostro PC compaia una pagina internet con il logo della Polizia di stato o dell’FBI o simili (a seconda della nazionalità), e che vi dica che è stato bloccato l’accesso perché avete scaricato materiale illegale o visitato siti inappropriati. Il dubbio assale chiunque, e a quel punto si chiede di pagare una certa somma a mo’ di “multa” per riavere l’accesso alla rete. In molti, convinti della credibilità del messaggio, pagano con il risultato di versare  denaro sul conto di cyber criminali. Il rapporto di Panda Security ha riscontrato che il versamento corrispondeva mediamente a 100 euro, ma ne sono avvenuti anche in dollari e sterline.

Tornando ai numeri del rapporto scopriamo che dopo i Trojan, i secondi amici del cyber crime sono i worm (9.30%), e al terzo posto i virus (6.43%), invertitisi di posizione tra loro nell’ultimo anno. In ogni caso sono scesi di percentuale sul totale. La posizione nella classifica degli attacchi rispecchia le nuove “preferenze” dei criminali della rete e mostra bizzarre “tendenze”: nonostante l’altissima capacità a propagarsi i worm  raggiungono solo l’8%. Il dato è significativo poiché dimostra che l’attività di questi codici malevoli, sono stati oggi quasi del tutto soppiantati dai trojan.

E le nazioni? Si chiedono alla Panda Security: quali sono le più colpite? Secondo lo studio la Cina è la più infettata col 52,25%, seguono Taiwan e la Turchia. Al contrario le nazioni di sana e robusta costituzione, col minor numero di attacchi o infezioni sono: Svezia, Svizzera e Norvegia, con loro altri sei paesi europei. L’unica nazione asiatica “pulita” resta ancora il Giappone.

Panda Security nel suo rapporto ci ricorda il caso di Megaupload, e sottolinea i recenti attacchi subiti da Android, e la diffusione del malware attraverso Facebook. L’infezione e la diffusione tramite Facebook ci dimostra quanto siano ancora vulnerabili le nostre difese, vista soprattutto la frequenza con la quale ci si connette al social network blu. Anche i dispositivi mobili richiedono maggiore attenzione e soprattutto in Italia, dove abbiamo la più alta percentuale in Europa di connessioni da reti mobili mediante smartphone (9,7 milioni)  e tablet (quasi 1 milione).

Facebook Comments

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here