Facebook: Nasdaq si scusa, Morgan Stanley prevede rimborsi

Arriva da Nasdaq la risposta alle critiche degli investitori, riguardo i problemi che hanno ritardato di mezz’ora la partenza dell’IPO di Facebook.

Secondo quanto riportato dalla Cnbc, in una lettera ufficiale indirizzata ai suoi clienti, la National Association of Securities Dealers Automated Quotation si scusa per le criticità che hanno colpito il suo sistema, che non ha funzionato correttamente nonostante gli innumerevoli test, ed assicura di aver risolto tali problematiche.

Le mancanze che si sono verificare durante l’esordio di Facebook in borsa rischiano di mettere a repentaglio la reputazione dell’indice che, secondo alcuni analisti, potrebbe dire addio all’IPO di Twitter: quando il servizio di microblogging deciderà di quotarsi, l’uccellino azzurro potrebbe prendere il volo, scegliendo un altro listino.

Ma il danno principale lo hanno subito soprattutto gli azionisti, che hanno visto il titolo di Facebook nelle prime fasi della contrattazione spingersi fino al picco massimo di 45 dollari, per poi sgonfiarsi immediatamente e tornare al prezzo di offerta iniziale.

Per questo morivo Morgan Stanley, la principale banca che ha curato il collocamento di Facebook, si prepara ad aggiustare i prezzi di migliaia di azioni scambiate da venerdì scorso, per assicurarsi che nessun investitore paghi più di 43 dollari per azione.

A riportare la notizia è la stampa americana, sottolineando che gli aggiustamenti potrebbero partire nelle prossime ore e la banca prevede quindi di rimborsare coloro che hanno pagato i titoli Facebook più di 43 dollari per quota. Morgan Stanley avrebbe infatti tenuto una conference call con i broker durata circa 10 minuti, durante la quale ha indicato loro le procedure da seguire.

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