Telecom: si prevedono utili ma Brasile e Argentina rallentano la corsa

Il rallentamento del mercato in America Latina, che fino all’anno scorso ha fortemente sostenuto il gruppo Telecom, frena la corsa degli utili a causa dell’andamento del mercato in Brasile e Argentina.

Il semestre del Gruppo però, secondo gli analisti, può considerarsi in chiusura positiva: dato il ritorno all’utile di 1.158 milioni di euro. Un dato decisamente positivo, rispetto alla perdita di 2 miliardi che aveva segnato il 2011.

Oggi il Consiglio di amministrazione esaminerà i conti, che verranno presentati alla comunità finanziaria domani. Gli analisti però, stimano già i ricavi in 14.814 milioni di euro (+1,4%).

Tim Participacoes, la controllata latinoamericana di Telecom, ha intanto annunciato i risultati del secondo trimestre: chiuso con un utile di 346,8 milioni di reais (in linea con il 2011). L’anno scorso però, era stato l’anno del boom con l’utile record di 350 milioni di real, che equivalgono a 155 milioni di euro circa che ha segnato un aumento del 178% rispetto all’anno precedente. Nel secondo trimestre di quest’anno i ricavi sono cresciuti del 7%, e il management guidato ad interim da Andrea Mangoni, per la seconda metà dell’anno si aspetta un miglioramento del contesto macro-economico con un conseguente effetto positivo sui risultati. “Manterremo un focus sulle infrastrutture – si legge in una nota – e la previsione di 3 miliardi di reais di investimenti“.

Rallenta anche il business in Argentina: la controllata di Telecom ha chiuso il semestre con un utile pari a 1.294 milioni di pesos (+1%) e ricavi consolidati a 10.380 milioni (+21%). Nel 2011 i primi sei mesi in Argentina si erano chiusi con un balzo del 41% dell’utile, con 1.216 milioni di pesos (circa 207 milioni di euro).

Oggi sul tavolo del board dovrebbe arrivare anche il tema delle azioni di responsabilità, preannunciate in assemblea, contro gli ex manager Carlo Buora e Riccardo Ruggiero. Secondo indiscrezioni di stampa il comitato per il controllo interno che precederà la riunione del Consiglio d’Amministrazione potrebbe valutare una proposta di conciliazione con cui Buora vorrebbe chiudere la partita evitando i contenziosi.

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