RIM intende vendere NewBay?

Il produttore di BlackBerry Research In Motion intenderebbe vendere il provider di servizi cloud NewBay, oltre ad alcune attività minori della compagnia. Tali azioni confermerebbero che l’azienda sta procendendo a una revisione complessiva della sua strategia di business, che passa anche per la vendita di assets non strategici.

RIM aveva acquisito NewBay a ottobre dell’anno scorso, pare per quasi 100 milioni di dollari, con l’obiettivo di utilizzare i servizi della company irlandese per creare una piattaforma in grado di fornire foto, video e servizi di social networking connessi con i propri dispositivi BlackBerry. È evidente che tale strategia, vista l’incapacità dei propri smartphone di competere con i device Apple e con il sistema Android, è andata declinando fino a fare di NewBay una azienda in vendita.

Nessuno alla RIM ha confermato queste intenzioni di vendita ma, dopo il declino che l’azienda canadese sta attraversando, questa sembra essere l’unica via percorribile per un rilancio. Lo dimostrano anche le voci dei giorni scorsi, riguardanti la possibile cessione del ramo Enterprise all’IBM; anch’esse smentite dall’azienda ma assai plausibili secondo Bloomberg. Una ipotesi che aveva anche fatto rialzare, se pur di poco, il prezzo delle azioni Venerdì mattina.

L’acquisizione dell’azienda di Dublino doveva servire secondo RIM al rilancio dell’azienda, attraverso una piattaforma simile a quella messa a disposizione da altre grosse compagnie del settore, e i suoi 80 milioni di abbonati promettevano bene. Il risultato non è stato evidentemente raggiunto, ed il CEO Thorsten Heins, sembra sempre più intenzionato a tagliare i rami secchi concentrandosi solo sul nuovo BlackBerry 10 che dovrebbe apparire sul mercato nel 2013.

Certo è che NewBay non è un ramo d’azienda non appetibile per altre compagnie, vista la capacità di gestire e fornire attraverso i propri server qualsiasi tipo di contenuto per qualsiasi device connesso a Internet: dai celluari ai personal computer. Ma è evidente che, per un’azienda che in un anno ha visto scendere del 60% il valore delle proprie azioni, la strategia migliore è quella di abbattere i costi e mantenersi leggera sul mercato; magari anche con un buon rientro di liquidità cedendo alcuni rami d’azienda.

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