Sviluppata l’App che riconosce le emozioni dalla voce

L’epoca degli smartphone è già superata? E’ presto per dirlo ma quel che è certo è che all’orizzonte già si profila una nuova generazione di device: i telefonini “emozionali”. Il primo prototipo del software di base è stato messo a punto negli Stati Uniti da un gruppo di ricercatori dell’Università di Rochester che lo hanno presentato nel corso dell’Ieee Workshop on Spoken Language Technology in corso in questi giorni a Miami. Si tratta di un’applicazione per dispositivi mobili il cui cuore è un software in grado di riconoscere, dal tono della voce, lo stato d’animo dell’utente con un margine di accuratezza nettamente superiore ai dispositivi oggi in commercio.

L’idea dei ricercatori statunitensi è quella di poter definire mediante un algoritmo lo stato d’animo di chi parla senza preoccuparsi dei contenuti. Attualmente il software è stato sviluppato sotto forma di App che attraverso l’analisi vocale, restituisce un’immagine raffigurante un emoticon triste o felice in base all’emozione registrata. “Per calibrarlo – ha spiegato Wendi Heinzelman, uno dei responsabili del progetto di ricerca – abbiamo usato le registrazioni di attori che leggono la data del mese. In realtà non importa quello che dicono, quello che ci interessa è come lo stanno dicendo“.

Il software analizza dodici caratteristiche del linguaggio parlato, come ad esempio il tono ed il volume, per identificare tra sei possibili emozioni. Come riportato nello studio presentato dai ricercatori di Rochester, il nuovo algoritmo è in grado di raggiungere una precisione dell’81%; con una performance che risulta significativamente più elevata rispetto ai software attualmente in commercio, che raggiungono solo il 55%.

La ricerca e’ ancora agli inizi – ha aggiunto Heinzelman – ma e’ facile immaginare una applicazione più complessa in grado di utilizzare questa tecnologia per tutto, dalla regolazione dei colori all’ascolto di musica in accordo all’emozione registrata dallo smartphone“. Però, ammettono gli sviluppatori, sono ancora necessari dei grandi miglioramenti del software prima di poterlo utilizzare efficacemente in situazioni reali; in ogni caso la strada ora è spianata per sviluppi più che significativi in differenti settori tecnologici con enormi potenzialità d’impiego.

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