Big Data: Il 30% delle aziende monetizzerà i dati posseduti entro il 2016

I Big Data sono la nuova frontiera del business. Gartner prevede che entro il 2016 il 30% delle aziende, spinte dai costi finanziari di gestione e dalle opportunità emergenti, monetizzerà direttamente o indirettamente il proprio patrimonio informativo, tramite scambi, baratti o vendita.

La società di ricerca prevede forti opportunità di business per le aziende che in numero crescente stanno iniziando a comprendere il valore delle informazioni possedute, ma ancor più per società di intermediazione (information brokers o rivenditori), vista la ancora diffusa mancanza di competenze per la gestione dei Big Data e lo sviluppo di utili prodotti informativi.

Gartner ritiene, quindi, che le società di intermediazione aiuteranno le aziende a sviluppare efficaci strategie di monetizzazione degli asset informativi, ma contemporaneamente le organizzazioni economiche tenteranno di mantenere all’interno questa funzione attraverso l’introduzione di nuove figure manageriali, come gli “information product manager”.

I consumatori e le imprese devono riconoscere che i loro dati personali di utilizzo, posizione, profilo e attività hanno un valore tangibile di mercato… Le aziende, monetizzando le proprie risorse informative, devono essere però sensibili al rischio di danni alla reputazione per le possibili reazioni pubbliche contro tali pratiche, che a loro volta possono portare a un ambiente normativo più stringente”, ha spiegato Doug Laney, vice presidente per la ricerca di Gartner.

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1 COMMENT

  1. La questione dei big data “rischia” di divenire l’ennesima speculazione commerciale, perchè da anni le maggiori organizzazioni – pubbliche e private – sono impegnate nella protezione e nella valorizzazione dei propri patrimoni informativi.

    Con l’informatizzazione le cosiddette banche dati sono divenute un importante asset, per la conoscenza che permettono di produrre: numerosi settori verticali sono obbligati alla miglior tutela dei propri archivi, quindi un determinato ambito di compliance impone alle organizzazioni bancarie, finanziarie, sanitarie di proteggere i dati e di preservarne l’integrità.

    Anche il valore economico dei dati viene ormai riconosciuto, proprio perchè dalla migliore correlazione dei reference data e da una attenta osservazione dei comportamenti, ad esempio della clientela, le direzioni marketing e sales possono interpretare i comportamenti di acquisto passati e simulare quelli futuri.

    Perchè tutta questa attenzione verso un argomento noto, e ampiamente dibattuto da anni?

    Non può essere motivato dalla diffusione delle reti e dall’intensificarsi delle applicazioni telematiche: ipotizzo che sia uno di quei temi “pretestuosi”, amplificati dai software vendor e dalla società di consulenza per poter posizionare nuove esigenze, potenzialmente in grado di avviare linee di business e quindi produrre possibili opportunità di vendita, sia di soluzioni sia di servizi.

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