ABI Research: prevista la spedizione di 150 milioni di tablet nel 2013

Entro il 2013, si prevede che circa 150 milioni di tablet saranno spediti a livello globale, raggiungendo ricavi pari a un valore complessivo di 64 miliardi di dollari (in crescita del 28% dal 2012). A diffondere i dati è la società ABI Research.

Fino ad ora Apple, dopo l’introduzione del suo iPad nel 2010, ha regnato incontrastata nel mercato dei nuovi dispositivi portatili, ma adesso i nuovi player, in primis Samsung, continuano ad erodere in maniera sempre più consistente la fetta di mercato guadagnata negli anni dalla società di Cupertino. Circa il 60% dei tablet spediti nel 2012 hanno utilizzato il software del sistema operativo di Apple iOS, mentre il 37% si basano su Google Android. Il restante 3% della quota di mercato è detenuta dai sistemi operativi Windows e BlackBerry.

Il vento sta soffiando in favore dei tablet Android, anche se la Apple sicuramente non demorderà e non si arrenderà di fronte alla concorrenza”, ha riferito Jeff Orr, dirigente di ABI. “L’iPad mini è stata una mossa strategica tempestiva, anche se ABI Research rimane cauta circa l’impatto che la nuova linea di tablet Apple avrà sul mercato. Il primo trimestre del 2013 si dimostrerà essere molto probabilmente la prima volta in cui la produzione è stata in grado di soddisfare la domanda del mercato e darà maggiori informazioni riguardo all’effettivo cambiamento dei consumi degli utenti in relazione alla scelta dei tablet da 9,7 pollici (iPad) o di quelli più piccoli”, conclude Orr.

ABI sostiene che Samsung sia la società maggiormente in grado di contrastare l’azienda di Cupertino, sostenendo che, il successo degli smartphone Android e della serie Samsung Galaxy, verrà ripetuto nel 2013 anche nel mercato dei tablet. “Una buona strategia per il mercato dei tablet potrebbe duplicare la quota di mercato dell’azienda sudcoreana” ha aggiunto Orr. Sfortunatamente, ha aggiunto ABI, non ci sono molti player in grado di emulare i successi ottenuti da Samsung che si devono in larga misura all’enorme seguito che ha avuto, e tutt’ora ha, il sistema operativo Android.

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