Contest eBay, un video per raccontare cos’è

Sembra che gli italiani abbiano identificato nello shopping online un metodo per semplificare e velocizzare i propri acquisti. Si riscoprono, quindi, dei consumatori assidui del canale web. Circa un italiano su due, infatti, acquista prodotti affidandosi a negozi virtuali, aumentando di conseguenza la sua abilità nel fiutare un’offerta o nel comparare i prezzi tra un negozio e l’altro. A rivelarlo è la ricerca, “Il futuro del commercio – Scenari e tendenze tra online, offline, social e mobile” realizzata da Human Highway e Netcomm per eBay, secondo cui, considerando chi ha acquistato online negli ultimi tre mesi, si arriva a una quota del 46,4%, pari a 13,5 milioni di persone.

Il sito di e-commerce eBay, primo marketplace online in Italia, offre ai suoi utenti delle esperienze di shopping personalizzate, anche grazie al nuovo Feed, recentemente reso disponibile anche per il mercato italiano. “eBay è nato come sito d’aste, ma oggi si è evoluto e per chi compra è molto più di un negozio” commenta Eleonora Gandini, Consumer PR Manager di eBay – “eBay connette virtualmente le persone con ciò di cui hanno bisogno e che amano, e grazie alla tecnologia mobile lo fa ovunque e in ogni momento”.

Per valorizzare ma soprattutto personalizzare l’esperienza dello shopping online, eBay ha lanciato una sfida per i suoi utenti, indicendo un concorso che ha come oggetto la realizzazione di un video che racconti cos’è eBay. L’obiettivo del progetto è creare un video di 60/90 secondi, da caricare entro il 22 luglio sulla piattaforma Userfarm, che racconti cos’è eBay e che cosa può significare per le persone e per le loro vite. I video saranno valutati direttamente da eBay e 10 di questi verranno scelti e riceveranno un premio dai 500 ai 3.000 euro. “Con questa collaborazione vogliamo che chiunque possa esprimersi, lasciandosi ispirare dalla propria esperienza per poter raccontare a tutti com’è il loro eBay”, commenta Eleonora Gandini.

Il progetto coinvolge non solo l’Italia, ma anche Regno Unito e Germania; per partecipare è quindi preferibile l’utilizzo della lingua inglese, per rendere il proprio lavoro accessibile e condivisibile.

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