Google Glass: acquisto brevetti Foxconn e nuovi competitor

In principio furono i “Google Glass” ma ora l’idea di device del genere è entrata nei piani di lavoro di numerosi protagonisti dell’universo tecnologico; spingendo gli analisti ad ipotizzare una crescita esponenziale della competizione, ma anche del valore di mercato dei prodotti. Infatti, secondo Jason Tsai, analista di punta del Topology Research Institute di Taiwan: “il mercato della tecnologia indossabile crescerà molto da qui ai prossimi tre anni“; e proprio secondo le proiezioni del Topology Research Institute, il giro d’affari potrebbe lievitare dagli attuali 1,2 miliardi di dollari fino ai 18,3 miliardi entro il 2018.

Cifre ragguardevoli che stanno spingendo molte imprese a sviluppare soluzioni alternative al progetto di Google, e lo stesso colosso della ricerca sul web a stringere nuove alleanze. Già da tempo Google sta investendo nel settore della tecnologia indossabile, come dimostrano già le previsioni attorno agli smartwatch del colosso di Mountain View. Ora la compagnia pare stia puntando sul rafforzamento della propria posizione anche attraverso l’acquisizione di nuovi brevetti.

Proprio nei giorni scorsi ha concluso un accordo per l’acquisto dei brevetti di proprietà della taiwanese Foxconn, una compagnia che oltre ad occuparsi della manifattura dei prodotti Apple, quasi certamente sarà partner di Google nello sviluppo e nella produzione dei suoi innovativi “occhiali”. Un rafforzamento che vede anche la messa a disposizione di un impianto Foxconn proprio in California, dove si presuppone verranno prodotti i futuri Google Glass.

Intanto la concorrenza non sta a guardare, e su progetti similari si sta ora muovendo anche il celebre portale cinese Baidu, che punta al lancio dei “Baidu Eyes”, dotati anche di ricerca e comandi vocali in mandarino. Accanto a questa si stanno affiancando altre due soluzioni tecniche, e quella più avanzata è portata avanti dalla startup californiana Sunnyvale: il progetto si chiama “Telepathy One” e consisterebbe in una sorta di cerchio metallico da posizionare attorno al capo e dotato di una lente da circa cinque pollici. Il sottile cerchietto sarebbe anche dotato di auricolari e promette di compiere funzioni assai simili a quelle dei Google Glass, combinandone le funzioni con quelle di un semplice smartphone.

Nonostante il colosso di Mountain view possa contare su una forza economica ed una posizione di mercato ragguardevoli, il progetto della Sunnyvale ha già raccolto finanziamenti per cinque milioni di dollari. Ed il margine di investimento pare sia ulteriormente destinato a salire.

Il settore è così promettente che anche una azienda italiana sta lavorando ad un progetto di occhiali simili a quelli di Google: si dovrebbero chiamare “GlassUp“, e secondo i promotori del progetto, ci starebbero lavorando da molto prima del colosso americano.

In questa corsa all’oro Google non si è fatta scrupoli ad andare controcorrente, divenendo una delle poche aziende occidentali che investe su brevetti di corporation asiatiche. È pur vero che in certi mercati vince chi arriva primo, e se è vero che Google intende lanciare i suoi “glass” entro il 2014, allora è plausibile che l’alleanza con Foxconn sia dettata dall’esigenza di accelerare i tempi.

Già circolano indiscrezioni riguardo all’ipotesi di un lancio dei “Google Glass” entro la fine del 2014. Intanto il settore attrae sempre nuovi investitori, soprattutto alla luce di tutti i possibili impieghi di prodotto che potrebbero far lievitare la domanda: dall’impiego in campo medico e chirurgico, all’intrattenimento fino alla formazione scolastica.

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