Il mercato delle tlc in Europa ha perso terreno negli ultimi anni e per spingere le aziende a investire ancora e maggiormente servirebbe un’Europa meno frammentata, in particolare nelle sue regole e authority. È l’auspicio anche del Ceo del gruppo Vodafone, Vittorio Colao che, parlando all’inaugurazione dell’anno accademico in Bocconi, descrive le prospettive di una grande azienda telco internazionale basata in Europa.
“Vodafone continua a investire – ha detto Colao – ma non entriamo in un nuovo mercato in Europa dal 2005, nel frattempo abbiamo sviluppato il 35% (del fatturato, ndr) fuori Europa“. “Credo siamo in un momento di possibile rilancio dell’industria europea. Vodafone continua a voler investire in Europa, abbiamo appena annunciato che aumenteremo del 40-50% gli investimenti organici nei prossimi 2/3 anni, abbiamo speso quasi 13 miliardi in acquisizioni negli ultimi 2 anni ma lo potremo fare con più soddisfazione per investitori e risparmiatori se si realizzerà un Europa più semplice, più imprenditoriale, meno regolata” riassume Colao. “La frammentazione rende tutto più difficile e anacronistico: ci confrontiamo con 187 regolatori diversi, in una dozzina di mercati, così la frammentazione regolatoria, il nazionalismo e la burocrazia sovranazionale hanno arrestato lo sviluppo del settore” ha aggiunto.
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