Twitter: l’IPO si avvicina, occhi puntati sul prezzo finale delle azioni

Sale la febbre per Twitter, che esordirà a Wall Street fra poche ore. E l’attenzione è tutta sul prezzo finale delle azioni: secondo indiscrezioni trapelato nei giorni scorsi sarà di 25-28 dollari, in rialzo rispetto alla precedente stima di 17-20 dollari. Un aumento che riflette una forte domanda, con la società che cinguetta che ha chiuso prima del previsto la raccolta degli ordini, per quella che è la maggiore IPO tecnologica dallo sbarco in borsa di Facebook.

A un prezzo di 27 dollari la valutazione di Twitter potrebbe sfiorare i 20 miliardi di dollari. Con l’IPO la società che cinguetta punta a raccogliere 2 miliardi di dollari, più degli 1,9 miliardi di dollari di Google nel 2004, quando è sbarcata in Borsa. Ma le differenze fra le due società sono evidenti: Google era già in utile quando è arrivata a Wall Street, mentre Twitter ancora non lo è. E sulle prospettive future di Twitter, come già accadde a maggio 2012 per Facebook, che però si interrogano gli analisti. Goldman Sachs prevede una crescita dei ricavi del 32% nel 2015. Morningstar punta su un aumento del 64% ma le informazioni a sua disposizione sono più limitate rispetto a quelle di Goldman Sachs, che è una delle banche che cura l’ipo di Twitter.

Twitter ha scelto di quotarsi al New York Stock Exchange con il simbolo TWTR, a differenza di Facebook che ha preferito il Nasdaq, i cui problemi hanno complicato il primo giorno di scambi del social network, aprendo la strada anche ad azioni legali. Twitter fina dall’inizio ha cercato di prendere le distanze da Facebook, il cui prezzo alla quotazione era di 38 dollari per azione e che nel quasi primo anno di scambi è rimasto sotto la soglia d’avvio, salvo risalire lentamente negli ultimi mesi.

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