Ue multa Samsung, Philips e Infineon: 138 milioni per cartello sui chip per smart card

La Commissione europea ha ritenuto che Infineon, Philips, Samsung e Renesas abbiano fatto cartello “sul comportamento tenuto nel mercato dei chip per smart card in violazione delle norme comunitarie che vietano le intese.” Le aziende coinvolte nel cartello, si legge nella nota ufficiale della Ue, nel periodo compreso tra settembre 2003 e settembre 2005, avrebbero tenuto contatti bilaterali al fine di determinare le rispettive risposte alle richieste dei clienti su prezzi più bassi, hanno discusso e scambiato informazioni commerciali sensibili su prezzi, clienti, trattative contrattuali, capacità di produzione e uso dei rispettivi impianti.

Il vicepresidente della Commissione responsabile della politica sulla concorrenza Joaquín Almunia ha detto: “Nell’era digitale chip per smart card sono utilizzati da quasi tutti, sia nei telefoni cellulari, nelle carte di credito o passaporti. Pertanto è fondamentale che le aziende produttrici concentrino i loro sforzi su come superare la concorrenza innovando e fornendo i migliori prodotti ai prezzi più convenienti. Se invece le imprese scelgono di accordarsi, a scapito sia dei clienti che dei consumatori finali, devono aspettarsi sanzioni”.

La Commissione ha inflitto ammende per un totale di 138 milioni di euro e sono state ripartiti sulla base degli orientamenti della Commissione in materia tenendo conto della gravità dell’infrazione, la sua portata geografica (cioè l’intero SEE) e la durata della partecipazione di ogni impresa all’infrazione. Renesas ha ricevuto la piena immunità poichè è stata la prima a rivelare l’esistenza del cartello evitando una multa di oltre il 51 milioni di euro; Samsung ha ricevuto una riduzione del 30% per aver cooperato con l’inchiesta e dovrà pagare “solo” 35 milioni, Philips pagherà 20 milioni mentre il prezzo più alto tocca a Infineon: più di 82 milioni di multa.

Multa UE

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