UK: al via sperimentazione delle smartcar senza conducente in 4 città

Sempre più vicine le auto intelligenti. I progetti legati alle vetture senza guidatore stanno prendendo piede e i test sono pronti per essere avviati. Il governo britannico, infatti, è in procinto di iniziare una sperimentazione in quattro città del Regno, tra Londra, Bristol, Coventry e Milton Keynes, risultate vincitrici di un concorso lanciato a gennaio 2014 per la scelta degli spazi dove ospitare le prime prove dei veicoli autonomi. A fronte di un finanziamento di 9 milioni di sterline da parte del governo, saranno impiegati altri 10 milioni di sterline da privati per l’avvio delle sperimentazioni.

Il crescente entusiasmo generato dall’introduzione delle sperimentazioni di Google e dopo i primi incoraggianti test sulle strade pubbliche, sono ancora poche le amministrazioni pubbliche impegnate in questo campo ma i numeri potrebbero crescere nel prossimo futuro.

Già quattro stati americani stanno lavorando sul progetto e il governo britannico sta esaminando delle eventuali modifiche al codice della strade per consentire un più ampio uso delle tecnologie sulle vetture: i risultati di questa valutazione saranno resi noti agli inizi del 2015, probabilmente nel mese di gennaio.

Le auto che si guidano da sole potrebbero rappresentare la più significativa trasformazione nel settore dei viaggi dopo l’introduzione del motore a combustione interna“, ha detto Nick Jones, tecnico presso Innovative UK, l’agenzia di innovazione del governo. “Ma è fondamentale che le sperimentazioni siano effettuate in modo sicuro, che il pubblico abbia fiducia in questa tecnologia e sia informato sugli aspetti legali, le norme e le tutele che questo cambiamento comporterà”.

Nella sperimentazione sono coinvolte anche case automobilistiche mondiali, come la Jaguar Land Rover e la Ford, e istituti di ricerca universitaria, come l’ateneo di Oxford e Cambridge. Le prime prove riguarderanno i test su strade pubbliche e le tecnologie alla base delle comunicazioni tra i veicoli.

Obiettivo dell’operazione, secondo la Jaguar, è quello di creare una vettura “non in piena autonomia, ma un’autovettura che sia in grado di essere autonoma per una parte del tempo“. Quindi al momento l’orizzonte sembra più ristretto ma, al contempo, ambizioso.

Il lavoro di case automobilistiche e università riguarderà anche un nuovo modello di semafori, vetture in grado di muoversi in spazi pedonali con maggiore sicurezza e capaci di parcheggiare in modo autonomo.

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