PayPal ha dichiarato di aver reso disponibile “One Touch” in tredici nuovi mercati in Europa e in Australia. Si tratta del servizio che consente ai consumatori di pagare con i soli nome utente e una password, con un sistema in grado di proteggere i dati dei consumatori e tutelare le credenziali di pagamento.
La società ha dichiarato che “milioni” di consumatori hanno già utilizzato One Touch per compiere pagamenti da PC desktop e da applicazioni mobile nei mercati già attivi, cioè Stati Uniti, Regno Unito e Canada e che circa la metà tra i cento più grandi retailer del mondo stanno già utilizzando il sistema.
“Oggi abbiamo esteso One Touch in tredici nuovi mercati, tra cui Australia, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e Turchia” ha dichiarato PayPal in un post sul blog, “ i retailer idonei in questi mercati avranno automaticamente l’abilitazione a One Touch senza compiere alcuna integrazione”. E l’Italia? Non pervenuta.
Gli utenti di PayPal dovranno compiere solo un opt-in di conferma per usare One Touch la prima volta e poi non sarà più necessario inserire nuovamente tutti i dati di fatturazione, spedizione e altre informazioni “burocratiche” nelle app e negli e-commerce che aderiscono al sistema: una mossa che intende semplificare l’esperienza di shopping online, per molti troppo macchinosa specialmente nei processi di pagamento. “Se i consumatori devono inserire ogni volta i dati sul proprio dispositivo mobile, le probabilità di completare la transazione sono molto ridotte,” spiega Bill Ready, Vice presidente di PayPal in una mail a Reuters.
La mossa arriva quasi come una risposta a Visa che, proprio negli scorsi giorni, ha diffuso i dati, rilevati per suo conto da ComScore, su Visa Checkout: la società afferma che i consumatori che utilizzano il suo servizio di pagamento hanno il 17% di probabilità in più di completare le transazioni rispetto agli utenti di PayPal.
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