Anche il Governo indiano contro Google e ancora accuse secondo cui il colosso manipolerebbe i risultati delle ricerche a vantaggio dei suoi prodotti. Secondo quanto riportato oggi dal The Economic Times il governo avrebbe intrapreso un’azione ufficiale dopo aver ricevuto lamentale dai principali competitor di Google, inclusa Facebook, Microsoft, Flipkart, e Nokia (divisione mappe). Google ha tempo fino al prossimo 10 settembre per replicare: se il caso dovesse risolversi a svantaggio del colosso, la società potrebbe essere costretta a pagare fino al 10% dei suoi ricavi in sanzioni, spiega il giornale.
Si tratta dell’ennesima accusa che Google fronteggia sul tema del presunto abuso di posizione dominante nel mondo del search: l’ultima in ordine di tempo è quella che l’Europa ha mosso contro Mountain View ad aprile con cui si è aperta una indagine formale cui Google ha risposto pochi giorni fa. Una risposta con cui le accuse vengono rigettate e considerate “infondate”. Ora la palla passa nuovamente alla Commissione Europea per le opportune valutazioni.
Se anche la piazza indiana iniziasse a dare problemi, per Google non sarebbe certo una buona notizia: è uno dei mercati più promettenti e maggiormente in espansione, caratterizzato a una forte crescita in termini di utilizzo degli smartphone e di adozione di Internet. Il che la rende una regione estremamente interessante per tutti i colossi tech del mondo e degli Usa in primis.
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