TIM testa il Full Duplex Relay per reti LTE e guarda al 5G

TIM ha annunciato di aver sperimentato per la prima volta al mondo, la tecnologia Full Duplex Relay che, si legge in una nota, “raddoppia la capacità trasmissiva dell’attuale rete LTE e in futuro di quella 5G.”  Tale tecnologia  è riconosciuta a livello internazionale come uno dei più importanti e promettenti sistemi per abilitare la rete 5G che sarà la rete chiamata a supportare la connettività diffusa e sempre più mobile attivata dall’Internet of Things grazie a punte massime di velocità dell’ordine di decine di Gbit/s (centinaia di volte maggiore del 4G).

Nel dettaglio, il test, realizzato nei pressi della città di Torino in collaborazione con la start up americana Kumu Networks lo scorso giugno, ha consentito di provare in ambiente live la soluzione self-backhauled small cell 4G con la tecnologia Full Duplex, grazie alla quale un ripetitore intelligente è in grado di trasmettere e ricevere il segnale mobile sulla stessa frequenza, raddoppiando appunto la capacità trasmissiva della rete.

Si tratta di una soluzione che consente di far viaggiare in contemporanea le trasmissioni mobili in downlink e uplink, anche se di intensità diversa, ed è applicabile anche sulle attuali reti 4G con l’utilizzo di small cell in aree dove non è disponibile una soluzione di backhaul tradizionale. Kumu Networks ha infatti sviluppato questa innovativa tecnologia che consente, in sostanza, di raddoppiare l’efficienza  dello spettro radio.

Siamo molto orgogliosi di annunciare questo primo test “live”. Ancora una volta, TIM dimostra la sua capacità e il suo impegno per contribuire all’innovazione a livello mondiale, confermando la sua leadership nelle attività di ricerca e sviluppo sull’ultrabroadband di nuova generazione – dichiara Gabriela Styf Sjoman, Responsabile Engineering & TILAB di TIM – La tecnologia 5G è l’evoluzione fondamentale della rete verso Digital Services più avanzati, e il nostro impegno non è solamente definire gli standard, ma anche contribuire alla realizzazione di iniziative determinanti per creare un eco-sistema efficace per i Digital Services, che includa la rete, piattaforme aperte e servizi.  Torino apporta un fondamentale contributo alla ricerca di tale eco-sistema ed è ancora una volta capitale dell’innovazione grazie alla collaborazione con le Università e le più avanzate aziende del settore”.

 

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