Apple sfida Google su un altro campo (pieno di pannelli solari)

Dopo la “febbre dell’oro” esplosa in California a metà ottocento, e quella “gialla” che colpì le Americhe anni prima, un altro stato febbrile, tutto verde, sembra aver contagiato il colosso della costa occidentale degli Stati Uniti: la Green Economy.

Arriva infatti dal data center di Apple situato a Maiden, in North Carolina, la richiesta depositata presso le autorità competenti per installare un sistema di pannelli fotovoltaici in grado di generare 20 megawatt, e l’ipotesi di un successivo generatore alimentato a biogas che provvederà a fornirne ulteriori 5. Ma non è finita qui.

Leggendo attentamente il report di Cupertino si può notare come l’attenzione per l’ambiente sia perseguita anche attraverso altre modalità, come un sistema di raffreddamento della parte meccanica del complesso in grado di economizzare l’utilizzo d’acqua, ed una rete di distribuzione energetica ad alta tensione che aumenterebbe l’efficienza, riducendo le perdite di potenza. Il tutto condito con LED super-efficienti collegati a sensori di movimento per evitare sprechi, materiali riciclati e prodotti a chilometro zero.

Niente di nuovo sotto il fronte delle tecnologie utilizzate, ma piccoli passi per segnare quel percorso verso l’ecosostenibilità che, come sottolinea la compagnia in un comunicato, dimostra “l’impegno a ridurre l’impatto ambientale delle nostre strutture attraverso l’energia efficiente progettazione, la costruzione verde”

Adesso è da vedere se Google, storico competitor, se ne starà con le mani in mano, ad ascoltare gli applausi ad Apple dei tanti consumatori attenti alle problematiche dell’ambiente, o raccoglierà il guanto di una sfida tutta ecologica, con la rapidità solitamente utilizzata per controbattere alle controversie legali che lo vedono coinvolto in tribunale con la “grande” Mela, che al contrario del normale processo di maturazione, diventa sempre più Verde.

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