Telecom Italia Media: vendita entro l’anno in toto o in blocchi

La vendita di Ti media da parte di Telecom Italia avverrà entro un anno, anche se non sono ancora chiare le modalità.

Non c’è una tempistica ma prevediamo entro l’anno” ha confermato, infatti, Franco Bernabè presidente esecutivo di Telecom, durante l’assemblea societaria convocata per l’approvazione del bilancio 2011 e la nomina di due consiglieri d’amministrazione (Lucia Calvosa e Massimo Egidi, in sostituzione di Ferdinando Beccalli Falco e Francesco Profumo).

La società sarebbe aperta ad ogni soluzione, sia un’unica operazione di vendita che la suddivisione in blocchi dei vari asset; ovvero attività editoriali (La7, MTV) da una parte e multiplex dall’altra.

Faremo un’operazione trasparente. Abbiamo chiesto al cda di Ti Media di procedere a una riorganizzazione – ha spiegato  Bernabè – Intendiamo acquisire le manifestazioni di interesse e decideremo sulla base delle proposte in che modo procedere a seconda se le offerte sono per il totale o per singoli blocchi. Procederemo sempre con riguardo alla valorizzazione complessiva“.

La cessione fa parte di una più ampia operazione di rifocalizzazione. Telecom intende liberarsi di tutte le attività non strategiche per concentrarsi sul proprio core business e, in particolare, sull’innovazione e il miglioramento delle reti. “Con l’avvio del processo di dismissione di Telecom Italia Media, che comprende l’emittente La7, il gruppo Telecom prosegue nel percorso di cessione delle attività non strategiche finalizzato a fornire un contributo agli investimenti del gruppo nelle aree di business di maggior interesse, quale lo sviluppo delle reti di nuova generazione in America Latina e in Italia“.

Il presidente di Telecom Italia ha spiegato che, fermo restando l’impegno per il contenimento del debito, la compagnia intende incrementare gli investimenti. “Siamo entrati in nuova fase di rilancio all’insegna della ripresa degli investimenti e della crescita”.

Il rilancio della società passa, quindi, per la ripresa degli investimenti, evitando di incrementare i debiti. La vendita di asset non strategici è funzionale a tal fine. La strategia di rilancio dovrebbe, inoltre, permettere l’incremento del dividendo per gli azionisti entro il 2014. “Conseguiti gli obiettivi di riduzione del debito netto a 27,5 miliardi e 25 miliardi di euro, previsti rispettivamente per fine 2012 e per fine 2013, sarà possibile ipotizzare un incremento del livello di remunerazione degli azionisti“.

Il dividendo proposto per il 2012 è pari a 4.3 centesimi di euro per le azioni ordinarie e di 5.4 centesimi di euro per le azioni risparmio e rappresenta, secondo Bernabè “una soglia minima sotto la quale non si scenderà nel prossimo triennio”.

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2 COMMENTS

  1. Ricordate la truffa dei dialer? In TV un funzionario Telecom affermò che i telefoni dei truffati, se non avessero pagato le somme truffate, non sarebbero stati tagliati. A me l’ hanno tagliato dopo aver seguito i loro consigli. Ho cambiato operatore e sto benissimo. Per me Telecom può essere chiusa, non venduta, E ogni volta che mi chiamano dal call center come arriva la parola Telecom comincio con gli insulti. Speriamo che la chiudano.

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