Caltagirone Editore: passività per 11,4 milioni ma la pubblicità su internet sale del 23,9%

Il Gruppo Caltagirone Editore ha chiuso il primo semestre in deficit a seguito del calo dei ricavi dalla raccolta pubblicitaria. La holding ha chiuso il primo semestre con un passivo di 11,4 milioni, rispetto all’utile dello stesso periodo nel 2011: 2,3 milioni di euro.

Il fatturato del gruppo è passato da 116,4 milioni di euro a 101,4 con un calo del 12,8%. Il risultato operativo ha un saldo negativo di 12,9 milioni e il margine operativo lordo è negativo per 7,4 milioni; contrariamente al segno positivo con il quale aveva chiuso nel 2011.

Il Gruppo Caltagirone conta due testate nazionali (Il Messaggero e Il Mattino) più la testata free press Leggo, alle quali affianca tre testate regionali (Il Corriere Adriatico, Il Nuovo quotidiano di Puglia, Il Gazzettino di Venezia) coprendo una media giornaliera di 6 milioni di lettori. Ciò nonostante, la raccolta pubblicitaria ha registrato una flessione del 18,7% rispetto al 2011 nelle edizioni cartacee.

Ad andare in controtendenza è il digitale, dove la raccolta pubblicitaria su internet registra, rispetto al primo semestre dello scorso anno, una crescita del 23,9%.

«In tale contesto – si legge in una nota del Gruppo – anche alla luce del promettente andamento del settore digitale, la società ha avviato una strategia di sviluppo di tale comparto il cui primo passo è stato il lancio, nel mese di giugno, del nuovo sito internet de ilmessaggero.it».

Decisioni prese in risposta all’andamento più che positivo dei siti internet delle rispettive testate: Leggo.it ha registrato un incremento di utenti giornalieri del 54,9%, Ilmessaggero.it del 24,2% ed Ilmattino.it del 9,5%.

Il gruppo prevede di affiancare un forte taglio delle spese, ad un restiling per l’edizione cartacea de Il Messaggero, da realizzare immediatamente dopo l’estate. Una linea che mira, forse, a rinverdire anche quello che è il “core business analogico” della holding.

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