YouTube sigla accordo con la francese SACEM

YouTube sigla un accordo con la società francese degli autori SACEM (l’equivalente della italiana SIAE) e la casa di edizioni musicali Universal Music Publishing, a loro volta partner nell’iniziativa Direct European Administration and Licensing (DEAL) finalizzata alla messa in comune di know-how e risorse tecnico-operative per la concessione di licenze multiterritoriali.

 Il contratto riguarda la distribuzione di video con il repertorio amministrato da SACEM e quello angloamericano di UMP in 127 Paesi dislocati in Europa, Medio Oriente, Africa ed Asia, e ha lo scopo di assicurare una maggiore trasparenza, di facilitare la condivisione di dati e di garantire gli artisti un modo più semplice per ottenere un guadagno dall’utilizzo della loro musica nei video pubblicati sul noto portale web.

SACEM è orgogliosa di essere la prima società degli autori al mondo ad avere firmato un accordo di questa portata con YouTube“, ha dichiarato l’amministratore delegato Jean-Noël Tronc, aggiungendo che “questo contratto testimonia il nostro impegno nell’accrescere tanto la visibilità delle opere quanto la remunerazione dei nostri membri e di quelli del nostro partner UMP con il maggiore servizio internet del mondo, YouTube, vettore numero uno per la scoperta di contenuti in rete“.

Zach Horowitz, presidente e amministratore delegato di Universal Music Publishing Group, ha sottolineato che “il mercato digitale può fiorire solo se i creatori d’opera ricevono un’equa remunerazione distribuita attraverso soluzioni di licensing efficienti e innovative“, mentre il  Robert Kyncl di YouTube ha detto che “grazie a partnership come questa YouTube sta dimostrando di essere una piattaforma di lancio per artisti già noti così come per la nuova generazione di talenti musicali di tutto il mondo. Siamo felici di avere raggiunto un accordo con SACEM e UMPI: dopo i contratti preesistenti con società di collecting in oltre 40 Paesi si tratta di una grande notizia per gli autori, i compositori, gli artisti e per l’industria musicale nel suo complesso“.

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