Groupon: fuga degli investitori e perdita di valore

Ancora brutte notizie per Groupon. Dopo il crollo delle azioni ai minimi storici, oltre che della “fuga” dei venditori dalla compagnia delle scorse settimane, ora pare che anche gli investitori battano in ritirata.

Dal periodo dell’IPO ad oggi il sito di sconti e coupon online ha bruciato circa tre quarti della sua capitalizzazione. Cifre che hanno spaventato notevolmente gli investitori i quali, auspicando magari delle partnership con Facebook e Zynga, si auguravano potesse innescare un nuovo boom di Internet.

La società, invece, pare contrarsi sempre più e il Wall Street Journal riporta oggi i nomi degli investitori che stanno abbandonando la nave. Tra loro c’è Marc Andreessen della Andreessen Horowitz, un veterano della Silicon Valley, che aveva inizialmente investito in Groupon prima dell’IPO ben 40 milioni di dollari. È notizia di oggi, infatti, che Andreessen Horowitz ha venduto tutti i 5,1 milioni di titoli in suo possesso. Fidelity, invece, fra il mese di marzo e il mese di giugno; ha ridotto di un terzo la propria quota fino a 13,2 milioni di dollari. In fine, Maverick Capital al 30 giugno aveva solo 2 milioni di titoli, un terzo circa rispetto ai 6,2 milioni di titoli di tre mesi prima.

Si aprono tempi duri per Groupon il quale, se non dovesse ritrovare un nuovo slancio grazie ad una efficace strategia di business, rischia di perdere la grande partita del mercato; divenendo addirittura facile preda di altre realtà a lui potenzialmente interessate, come eBay.

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  1. Groupon è stato pioniere di un nuovo concetto di fare acquisti, ma non ha saputo rinnovarsi e migliorarsi e i competitor sommati ad alcuni limiti del sistema stesso lo stanno mettendo in grande difficoltà

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