Sharp: prestiti dalle banche ma seri rischi per il futuro

La compagnia giapponese Sharp ha confermato di aver attivato un piano di salvataggio per la compagnia di 4,6 miliardi di dollari; sostenuto da Mizuho Financial Group e Mitsubishi UFJ Financial Group. Un affare per la compagnia, che può chiudere nell’immediato la crisi debitoria della compagnia, ma il futuro resta una incognita.

Le due banche inviteranno altri finanziatori ad aderire ad un patto di sindacato, che possa garantire di spalmare il rischio, e tra i possibili partner potrebbe esserci anche la compagnia di assicurazioni Resona Holdings; ma il prestito di lungo periodo spaventa gli investitori che temono ancora un futuro declino della compagnia nipponica.

Il prestito consentirà alla Sharp di ripagare circa 360 miliardi di yen, in prestiti commerciali di breve termine, e alle banche di recuperare nei prossimi mesi altri 300 miliardi di yen. Ciò darà respiro alla compagnia, ma allo stesso tempo pone problemi seri per il futuro, poiché gli attuali finanziatori potrebbero imporre alla compagnia un piano di rientro del prestito che costringerebbe la Sharp a seguire un “basso profilo commerciale”.

Nello specifico, la Sharp potrebbe essere spinta ad abbandonare le sue linee di espansione, e costretta a puntare su prodotti legati a settori di mercato stabili che generano profitto immediato, come ad esempio strumenti e servizi per la casa. Nulla a che vedere con i progetti che ad Agosto vedevano la possibilità di una partnership con la taiwanese Hon Hai (azionista di Sharp), per espandere la catena di produzione per dispositivi Apple e per l’espansione della compagnia giapponese all’estero.

Le banche hanno già chiesto alla Sharp di tagliare drasticamente i costi, vendendo gli impianti di assemblaggio all’estero (per quanto riguarda le TV), e di annullare le operazioni con Hon Hai per quanto riguarda la produzione degli schermi a cristalli liquidi.

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