Dalla UE arriva nuova strategia per il cloud computing

La Commissione europea ha reso nota ieri la nuova strategia per favorire la diffusione di servizi di cloud computing in Europa. La Commissione ritiene che il cloud computing possa stimolare la produttività delle imprese e della pubblica amministrazione, consentire forti risparmi (fino al 30% per le aziende) e creare posti di lavoro. In particolare, la nuova strategia si propone di creare 2.5 milioni di posti di lavoro in Europa e stimolare un incremento del PIL pari all’1% (160 miliardi) entro il 2020.

L’armonizzazione delle norme che regolano i servizi di cloud computer a livello nazionale, è uno dei pilastri fondamentali dell’iniziativa. Armonizzazione che faciliterebbe la vita alle imprese e ai consumatori e favorirebbe lo sviluppo di servizi a livello europeo. Centrali, inoltre, standard comuni per l’interoperabilità dei servizi informatici e contratti semplificati .

La Commissione intende stimolare partnership tra il settore pubblico e privato: “in modo da sfruttare il potere d’acquisto del settore pubblico (pari al 20% di tutta la spesa nel settore delle tecnologie dell’informazione) per orientare il mercato europeo del cloud computing.”

Neelie Kroes, vice presidente della Commissione e responsabile per l’Agenda Digitale, ha sottolineato la necessità dell’intervento dell’Europa. “Il cloud computing è una tecnologia in grado di cambiare le regole del gioco per la nostra economia. Senza l’intervento dell’UE, saremmo bloccati in fortezze nazionali e perderemmo vantaggi economici per miliardi di euro”.

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