L’industria elettronica italiana attraversa una fase di profonda crisi. La produzione è calata del 7.6% ad Agosto rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Stesso trend negativo per l’industria Elettrotecnica (-6.2%). I dati Istat sono stati resi noti dal presidente dell’Anie, associazione degli operatori del settore, Claudio Andrea Gemme, che chiede interventi strategici fondati sull’innovazione.
L’andamento della produzione risulta leggermente più positivo nel confronto mensile. Ad agosto, l’Elettrotecnica ha registrato un aumento dei livelli di attività industriale pari al 6.4% rispetto a Luglio, mentre l’Elettronica dello 0.1%.
Dati non sufficienti ad invertire la tendenza negativa. “Ad agosto 2012 non si è evidenziata alcuna inversione di tendenza nei dati di produzione industriale che permangono in territorio negativo – spiega Gemme – L’elevata incertezza nello scenario internazionale pregiudica il ritorno ad una crescita continuativa. Il rallentamento degli scambi mondiali si ripercuote sulla domanda estera, che ricopre un ruolo cruciale per la ripresa. L’estrema fragilità del mercato interno si conferma il principale ostacolo alla tenuta settoriale. I forti cali nella domanda si ripercuotono sulla redditività aziendale e mantengono un’ampia capacità produttiva inutilizzata.”
Il presidente dell’associazione di categoria chiede di conseguenza policy maggiormente in grado di stimolare la ripresa del settore. “L’obiettivo crescita passa da una rinnovata competitività del sistema paese, che deve mettere al centro l’industria e l’innovazione. In questa direzione si muovono le più recenti indicazioni di policy comunitaria che guarda al manifatturiero e alla sua carica innovativa come base del nuovo piano europeo per la crescita.”
L’innovazione mancata potrebbe essere realmente il problema centrale del settore, visto che, mentre la produzione di elettronica cala, i mercati italiani “Digital Consumer” registrano una crescita continua di fatturato e vendite. Mostrando come esista una domanda crescente di device che le industrie italiane non riescono ad intercettare.
Il mercato digitale italiano, trainato dai device mobili, è, infatti, in buona salute secondo i dati presentati dall’Osservatorio SMAU della School of Management del Politecnico di Milano.
“La diffusione di Smartphone, Internet TV e Tablet esploderà nel corso dei prossimi 3 anni – spiga Andrea Rangone, coordinatore degli Osservatori del Politecnico – Le stime per il 2012 sul mercato italiano parlano di oltre 32 milioni di Smartphone, 2.5 milioni di Internet Tv e 2.9 milioni di tablet che cresceranno rispettivamente a quasi 50 milioni, 11 milioni e 12 milioni nel corso del 2015”.
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