Ricordare password sempre più lunghe e complicate per accedere a siti e servizi web quotidiani può essere per molti un’incombenza fastidiosa. Google ha pensato bene di intervenire per risolvere il problema.
Una delle possibilità per ridurre i possibili vuoti di memoria di password lunghissime, è, secondo il colosso californiano, disporre di chiavi fisiche che possono assumere la forma di oggetti “indossabili” come gli anelli.
In un recente documento di ricerca, due esperti di sicurezza all’interno di Google hanno previsto un futuro in cui il miglior modo per garantire la sicurezza e l’affidabilità delle proprie password, nonché il modo per non doverle necessariamente tenerle a mente, sarà quello di integrarle in dispositivi fisici, come cellulari o accessori.
Nel documento proposto, Eric Grosse, Vice Presidente della sicurezza di Google, afferma che: “Insieme ad altre aziende, sentiamo che password e cookies non sono più sufficienti per la sicurezza degli utenti. Ci piacerebbe che fossero smartphone o accessori come degli anelli ad autorizzare l’accesso ai file criptati, anche nella situazione in cui i dispositivi non sono connessi”.
L’idea dei due addetti alla sicurezza Grosse e Upadhyay non è quella di eliminare in qualche modo le password, ma di implementare i dispositivi con sistemi che permettano di ricordare delle chiavi di sicurezza più semplici. Questo, secondo i due, potrebbe avvenire tramite dei chip NFC (Near Field Communication) montati sui vari dispositivi che al passaggio di un oggetto, in questo caso anche un anello al dito, richiederebbero all’utente l’inserimento di un pin. Quindi, in realtà, l’accesso ai file richiederebbe due tipologie di password: una prima che sblocca il passaggio con il tocco di un anello o di uno smartphone, e la seconda che consente di accedere tramite un semplice pin.
Per ora Google afferma che l’idea è solo in fase sperimentale e che sta ancora verificando ulteriori metodi per rendere le operazioni di identificazione ancora più semplici per gli utenti.
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