Nintendo: la Wii U non decolla

La nota casa videoludica giapponese sembra aver esaurito la spinta che solitamente il periodo natalizio concede a molti produttori di videogiochi e game-console.

In realtà, a ben vedere, anche il periodo delle festività trascorse non ha fatto registrare alla Nintendo alcun incasso da record, anzi. Il lancio della nuova console Wii U negli Stati Uniti è stato, a detta degli analisti, alquanto deludente, soprattutto se si considerano i risultati positivi delle vendite generali dell’anno precedente. A riferire la notizia è stato Sterne Agee, analista per Arvind Bhatia il quale ha affermato che le vendite negli Stati Uniti presso GameStop, uno dei più grandi rivenditori di giochi e console, sono state ben al di sotto delle aspettative.

Nel trascorso periodo natalizio sono state vendute negli Stati Uniti (secondo pausacaffe.net), nella prima settimana di feste, 400 mila Wii U e 300 mila Wii che, di cui al suo debutto nel 2006, invece, e nello stesso periodo, se ne riuscirono a vendere 600 mila unità. Questo per far capire che, forse, la nuova console non ha suscitato nei consumatori lo stesso entusiasmo della precedente. A ribadire tale tendenza è lo stesso Bhatia che afferma come ci siano state abbondanti quantità di pezzi invenduti e rimasti nei magazzini di GameStop.

In questi giorni, sembra che per la Nintendo stia continuando il periodo non troppo roseo. L’azienda giapponese, infatti, fa sapere che ha tagliato le sue previsioni di vendita della Wii U per il mese di marzo dalle previste 5,5 milioni di unità a 4 milioni. I tagli non coinvolgono soltanto la Wii U, ma anche la console portatile di punta, la Nintendo 3DS che vedrà tagliare le sue stime di vendita da 17,5 milioni di pezzi a 15 milioni. Stesso discorso per la sorella più anziana Nintendo DS che da 2,5 milioni passerà a 2,3 milioni di unità vendute previste.

Conseguentemente ai tagli delle previsioni di vendita, lo stesso vale per le prospettive di guadagno. La società fa sapere, infatti, che ci sono previsioni di perdite a marzo di 20 miliardi di yen, pari a circa 220 milioni di dollari, rispetto ai previsti 20 miliardi di yen di profitto.

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