MWC: inaugura Bernabè che punta su spettro, privacy e investimenti

Gli operatori di telefonia mobile di tutto il mondo sono a Barcellona e il Mobile World Congress si apre con il discorso inaugurale del presidente della Gsma Association Franco Bernabè. “Tre punti devono essere messi in evidenza nella nostra agenda: spettro, privacy e investimenti” dice rivolgendosi all’auditorium dove in prima fila siedono i numeri uno di At&T Randall Stephenson, di China Mobile Xi Guohua, di Telefonica, Cesar Alierta e Vodafone Vittorio Colao.

Non dobbiamo solo acquisire ulteriore spettro (di banda, ndr) ma dobbiamo ridurre la frammentazione tra tecnologie e banda. Spostandoci sull’Lte abbiamo chiaramente bisogno di più spettro ma questo deve essere armonizzato per rendere i servizi più accessibili e affidabili, in tutte le aree geografiche” spiega Bernabè facendo l’esempio dell’Iphone 5 che supporta l’LTE solo in certi paesi e con determinati operatori e non funziona in altri.

La privacy, in un mondo sempre più connesso e soprattutto in cui le connessioni fra gli oggetti stanno arrivando a superare quelle tra le persone, diventa un obiettivo primario. “Abbiamo bisogno di uno standard di sicurezza molto alto – sottolinea Bernabè – gli operatori lo fanno con le Sim certificate e standardizzate che forniscono lo stesso livello di sicurezza delle banche”.

Un’altra criticità che Bernabè richiama è quella dei furti d’identità “Oggi un consumatore tipo ha 26 diversi ‘user namè ma solo 5 password diverse. Nel mondo ogni giorno vengono violati 148 mila computer dagli hacker” e il costo annuale di questi furti “è stimato in oltre 350 miliardi e continua a salire“. Non è un freno ma “una sostanziale opportunità per gli operatori mobili – richiama Bernabè – per i quali garantire la sicurezza fa parte del lavoro di ogni giorno”.

E infine gli investimenti che vanno ottimizzati in un settore dove la competizione è altissima. Le tlc non sono più quell’industria ad alto rendimento di qualche anno fa e in Europa ci sono troppi operatori: per competere serve un “approccio più light” da parte dei regolatori e meno tasse ai Governi. “In Europa una dura regolamentazione ha portato alla creazione di 190 operatori mobili e 710 operatori mobili virtuali. Gli operatori mobili e molti mercati stanno soffrendo per la troppa competizione” sottolinea nel suo discorso Bernabè. “Il sistema regolatorio e la tassazione oggi è ancora basata sull’idea che la telefonia mobile sia un’industria di lusso con crescenti alti margini ma le cose sono drammaticamente cambiate in questi anni e questo non è più vero. L’industria mobile è gravata da un sistema regolatorio e di tassazione antiquato mentre combatte per competere in un ecosistema sempre più sfidante”. “I regolatori – aggiunge – devono adottare un approccio più light, le autorità antitrust dovrebbero permette all’industria di riorganizzarsi e i governi dovrebbero evitare di gravare eccessivamente le tlc con specifiche tasse”.

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