Yahoo! abolisce il lavoro da casa

Per migliorare le condizioni di lavoro nella società di Yahoo!, il CEO Marissa Mayer ha adottato nel tempo politiche ispirate a flessibilità e clima positivo, introducendo, ad esempio, cibo gratis a mensa, servizi di palestra e iPhone per tutti i dipendenti.

Ora, però, la Mayer ha optato per una soluzione che non le conferirà probabilmente molta popolarità. Da giugno, infatti, per i dirigenti sarà proibito lavorare da casa. Come riportato da The Telegraph, in una nota indirizzata agli “Yahoos” (termine utilizzato per indicare i dipendenti), il capo delle risorse umane spiega di aver bisogno “che ci sia un solo Yahoo! e che per cominciare bisogna stare tutti insieme fisicamente”.

Per diventare il posto migliore in assoluto per lavorare, la comunicazione e la collaborazione saranno importanti”, ha riferito Rees Jackie. “Ecco perché è fondamentale che siamo tutti presenti nei nostri uffici. Alcuni delle migliori decisioni e intuizioni provengono dalle discussioni in corridoio e in caffetteria, incontrando nuove persone in riunioni di team improvvisate”.

Sebbene la maggior parte delle aziende abbia già adottato una politica di questo tipo, la decisione della Meyer segna un passo decisivo per la società. Molti del personale di Yahoo!, infatti, sono entrati in azienda proprio per la politica flessibile che permetteva di lavorare da casa.

I critici hanno accusato la Mayer di riportare la società nel 1980 ma la vera preoccupazione del CEO sembra essere quella che alcuni dipendenti di Yahoo! che lavorano da casa non siano abbastanza produttivi.

Si tratta di questo o piuttosto, come malignano in molti, di una mossa strategica per ridurre il proprio organico senza dover provvedere a liquidazioni onerose?

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