Cucinare e Degustare a occhi aperti…con Pinterest!

Che vi piaccia o no, che siate iscritti o no, se volete cucinare e degustare a occhi aperti, non potete fare a meno di Pinterest. E’ senza dubbio diventato il social network più amato dai marketer e blogger del settore food&beverage, senza dimenticare che detiene anche la più rapida crescita in assoluto con 12 milioni di nuovi utenti al mese. E le aziende l’hanno capito, tanto è vero che recenti ricerche americane condotte da Emarketer, hanno dimostrato che i brand stanno acquistando sempre più fiducia nei servizi di visual social media marketing.

Se Twitter e Facebook rimangono stabili ai loro posti, i brand preferiscono anche mettersi in mostra in servizi come Pinterest (con un aumento del 6% negli ultimi 3 mesi), dove la fotografia e i contenuti multimediali sono di maggiore impatto, a conferma di come la forza dello storytelling visivo la faccia da padrone sui contenuti di testo. (Figura1)

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Figura1 (fonte www.emarketer.com)

In che modo gli utenti interagiscono su Pinterest?

Ce lo spiega Wishpond , pubblicando da poco un’interessante infografica(figura2) che raccoglie gli ultimi dati su Pinterest. Dalla lettura delle informazioni pubblicate risulta che:

  • la fascia di età più presente su Pinterest è quella tra i 25 e i 34 anni
  • l’80% degli utenti è di sesso femminile
  • il 50% degli utenti di Pinterest ha figli
  • l’85% dei 17 milioni di interazioni degli utenti con le aziende su Pinterest avviene nelle board non aziendali, a conferma che l’autoreferenzialità non è produttiva per creare engagment
  • Più dell’80% dei pin sono repin, ovvero gli utenti online sono maggiormente interessanti alla condivisione e passaparola dei contenuti degli altri, piuttosto che “produrre dei contenuti”, a dimostrazione della grande potenza virale alla base di Pinterest e del fatto che per l’utente online conta molto riconoscere, identificarsi nelle immagini degli altri in cui si ritrova e che gli appartiene nell’infinito mondo dei suoi gusti e desideri.
  • il 69% dei pinnatori trova su Pinterest un oggetto che vuole comprare o ha comprato
  • il 57% degli utenti interagisce su temi legati al food
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Figura2 (fonte www.wishpond.it)

Anche i pins nel food&beverage sono tra i più popolari

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Figura3 (fonte www.repinly.com)

Non a caso, come si evince anche dall’ultimo report mensile di Pinterest del Gennaio 2013 di Repinly (Figura3), i pins dedicati al food&beverage sono al secondo posto con l’11,1% dei pins totali. Il Food e la Ristorazione sono tra le nicchie più amate e diffuse e non dimentichiamo che nel 2010, anno di apertura di Pinterest, furono inizialmente proprio i foodblogger a condividere post e emozioni su portale social e i food lovers sono stati i primi a goderne i benefici dei pins, creando in tempo reale i loro libri virtuali di food&beverage.

Siamo pronti alla rivoluzione social di Pinterest?

Janet Helm, tra i massimi esperti nutrizionisti ed alimentari del Nord America, nonché autrice del noto Blog Nutrition Unplugged, ha recentemente sottolineato un cambiamento importante che Pinterest ha generato, ovvero il passaggio dai friend-based networks a quelli che collegano mettono in relazione le persone in base ai loro interessi comuni.

Si dice che un’immagine vale più di mille parole e quando un’immagine sa colpire, cogliere l’attenzione ed è condivisa, allora ha fatto centro. Non dimentichiamo che noi umani siamo creature visuali e la comunicazione visiva rimane la più efficace per caricare il prodotto di elementi attrattivi ed emozioni capaci di arrivare al consumatore.
Anche le pubbliche relazioni social in Rete si creano e si rafforzano grazie alla componente visiva e per le aziende del settore food&beverage diventa fondamentale essere presenti in Pinterest, non solo per l’efficacia dell’impatto visivo della comunicazione ma soprattutto per instaurare conversazioni con i propri followers incoraggiandoli a contribuire migliorando al tempo stesso l’appeal visivo e contenuntistico del profilo aziendale social, nonché il passaparola dei contenuti con la conseguente crescita della community dei followers.

Le aziende devono inoltre comprendere che gli interessi dei consumatori nelle comunità social di Pinterest, possono concretamente aiutare i brands non solo a consolidare la loro presenza online ma soprattutto a posizionarsi come partner nella vita di tutti i giorni dei consumatori, nonché trovare nel social network un prezioso osservatorio privilegiato dei gusti e delle preferenze dei consumatori.

Quali sono alcuni degli ingredienti per la ricetta del successo online su Pinterest?

  • No alla Autoreferenzialità
    Whole Food Market, noto retail di prodotti biologici americano fondato nel 1980 in Texas, gestisce oltre 310 ristoranti negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito ed è sicuramente una tra le aziende del food&beverage che più hanno compreso che, non essere autoreferenziali nei contenuti, aiuta a costruire una community di successo sia in termini numerici che di engagment. Whole Food Market ingaggia i suoi followers, al momento più di 112,000, con diverse boards non legate solo all’alimentazione come “We’re Used to Reusing!”, “How Does Your Garden Grow?, “You’re Beatiful” e tante altre, che rappresentano la volontà da parte del brand di offrire contenuti di valore e diventare partner di fiducia nella vita dei consumatori. Una recente analisi ha dimostrato che il 42% di engagment nei confronti di Whole Foods avviene su boards non orientate a temi alimentari, e questo deve far comprendere ai marketers gli interessi di una comunità al di là del marchio stesso e di offrire informazioni preziose non direttamente ed esclusivamente collegate ai prodotti ma di valore per i fans e in linea con i valori aziendali. (figura sotto – fonte WaveMatrix)

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  • Offrire Valore
    L’azienda americana Kraft è da sempre una forte sostenitrice del valore del content marketing che rappresenta il modo migliore per un brand di comunicare efficacemente il suo valore nei confronti del consumatore. Non dimentichiamo anche che il content marketing eleva maggiormente il valore del brand se risulta essere utile nella vita quotidiana dei suoi clienti.Kratf ha sviluppato in Pinterest un efficace account con ben 48 boards differenti e suddivise per tipologie ben specifiche sulle quali sono state “appuntate” ricette, spunti creativi, consigli pratici ed utili menù stagionali (ricette sfiziose per Pasqua per il dessert, per la famiglia, per il momento della colazione, per vegetariani, per il giorno del Ringraziamento, per preparare deliziosi sandwich etc etc..), aiutando il consumatore nella consultazione di quello che può cercare nella vita di tutti i giorni, generando all’azienda più di 65,000 followers.
  • Il Contest
    Risale al 1905 l’inizio della storia della pasticceria Vincenzi: da piccolo forno alle porte di Verona a realtà consolidata del panorama industriale dolciario italiano, il marchio Vicenzi è sinonimo di savoiardi e sfogliatine. L’azienda italiana ha scelto di ascoltare gli utenti, incentivare delle collaborazioni, coinvolgendoli in attività come i contest, che li rendano partecipi facendo loro creare contenuti di valori e di interesse per la comunità e allo stesso tempo gratificandoli premiando le idee più belle, sia la ricetta giusta per creare un efficace engagment con la propria community.L’azienda ha indotto nel giugno 2012 il concorso “Vinci un anno di Millefoglie”, per “premiare” le tre bacheche di immagini create dagli utenti di Pinterest su tre boards proposte dall’azienda, ovvero “dolci ricette”, “una tavola più conviviale” e “arte del ricevere”. La migliore “bacheca” per ognuno dei tre argomenti è stata premiata con 26 confezioni di “Millefoglie d’Italia Classiche” Pasticceria Matilde Vicenzi.Con il concorso Matilde Vincenzi ha ottenuto, nell’arco della durata del concorso (da Giugno a Luglio 2012), 1516 pins e 571 followers.A seguito del concorso realizzato da Matilde Vincenzi, i vantaggi dei contest su Pinterest sono sia in termini sia di engagement che di viralità dei contenuti: le persone sono state stimolate ad investire il loro tempo per creare e contribuire alla produzione dei contenuti che fanno parte del content marketing dell’azienda e che in seguito li hanno condivisi con i loro followers, diventando motivo di attrazione da parte di nuovi fans.Parlando di contest su Pinterest non si può dimenticare di menzionare Starbucks, un’azienda con un successo internazionale che ha saputo sviluppare un’eccellente strategia social in Pinterest. E’ davvero interessante notare come un brand internazionale come Starbucks, abbia solo 7 boards su Pinterest ma conta più di 900 pins tra di loro e ha attirato quasi 80.000 followers.

    A settembre 2012 Starbucks è stato protagonista di un contest di grande successo della durata di 1 mese, offrendo ai propri followers di vincere delle famose e note macchine del caffè del brand in questione, solo se avessero creato una board dal titolo “It’s possible”, inserendo 6 immagini di cui una relativa alla nota caffettiera automatica. Il contest ebbe un’incredibile successo poiché, ancora oggi, se ricerchiamo tra i pins la frase “It’s possible”, si possono trovare ancora centinaia e centinaia di boards del contest.

  • Creare Collaborazione
    Ne è un esempio
    Test Kitchen America, il più seguito cooking show in onda sulla televisione pubblica americana, nonché produttore della famoso magazine “Cook’s Illustrated”. In ogni episodio, condotto da Christopher Kimball, non solo si presentano ricette accuratamente testate ma si danno consigli pratici su varie problematiche delle tecniche di cottura, oltre a testare le attrezzature ed ingredienti di cucina proposti al supermercato.La serie TV ha aperto un seguitissimo account su Pinterest, dove non solo sono state create diverse board di ricette a tema e consigli ma anche una board intitolata “From our kitchen to yours” dove tutti i fans sono stati invitati a postare delle loro foto artistiche di ricette.Creare Board tematiche dove raccogliere le idee, proposte/pins degli utenti. è un modo per coinvolgerli nella produzione del content markting di valore di un brand, oltre dare loro l’opportunità di sentirsi parte attiva del brand.
  • Raccontare i Valori Aziendali
    Chobani è un’azienda di produzione di yougurt greco situata a New York che ha compreso come molte altre che, oltre a comunicare il proprio valore e creare engagment con i propri clienti, Pinterest è anche un’ottima occasione per le aziende per fare leva sulla comunicazione della filosofia, dei valori e del lifestyle nella quale essa si rappresenta. Chobani ci parla di questi contenuti con delle boards dedicate all’amore per l’attività fisica con “Fit Whit It”, la passione per i viaggi con ”CHO the Place WE’ll Go!”, la filosofia di mangiare sano con “Do your Body Good” e con “Nothing But Good” troviamo la condivisione da parte dell’azienda di una grande raccolta di frasi saggezza sul modo di vivere con equilibrio e positività la vita.

E non dimentichiamo…

Di collocare in modo funzionale nel sito web il PINTEREST button di FOLLOW ME, di rendere pinnabili le risorse incluse in esso, inserendo contenuti e immagini di qualità aggiungendo il button “PIN IT” e perché no, realizzare delle infografiche efficaci ed originali per la comunicazione di una parte dei contenuti testuali.

E le aziende italiane stanno usando Pinterest?

A questa domanda risponde in modo esauriente la recente ricerca Lundquist Social Media Awards 2012 realizzata da Lundquist, secondo la quale le maggior parte delle società italiane presenti su Pinterest, lo utilizza per scopi commerciali e solo poche danno spazio a contenuti di valore e non legati ai prodotti/servizi. (grafico sotto fonte www.lundquist.it)

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(Grafico tratto dalla ricerca “Lundquist Social Media Awards 2012″)

Ciò dimostra come ancora le aziende italiane non siano ancora pronte a stabilire una presenza efficace su Pinterest e che non sono ancora consapevoli delle potenzialità offerte sia in termini di engagment con la propria community, sia della grande opportunità di osservare e comprendere, grazie al content curation sia del pin che del re-pinning delle immagini, quali siano i desideri e i valori nei quali i consumatori si identificano.

Tutte quelle aziende che invece, armate di bella scorta di puntine colorate, vogliono “appendere” le loro storie, i loro valori e contenuti sulla lavagna di Pinterest” ma che sapranno soprattutto “osservare” dalla lavagna i “pin” che raccontano i gusti dei clienti, avranno senza dubbio una chance in più per comprendere questa grande fabbrica collettiva del desiderio di consumo che ci coinvolge senza esclusioni di colpi.

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E’ una digital and social media strategist e si occupa di comunicazione digitale. La sua passione per la tecnologia inizia dapprima allo stato puro, diventando Project leader nei servizi IT per poi lavorare come assistente marketing, gestione del cliente, e pubbliche relazioni nel settore del wine, il suo più grande amore, conseguendo i tre livelli sommelier. Nel 2009 negli USA scopre i social media nella comunicazione della ristorazione e se appassiona follemente. Rimane un po’ in quel di NY dove studia come viene percepita l’immagine del wine&food made in Italy. Rientra in Italia e collabora per una società di educazione ai social media per PMI del wine. Oggi è una social media educator, scrive e collabora per far comprendere le potenzialità della comunicazione 2.0 nel settore del food&beverage.

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