I ricavi derivati dall’app store di Google stanno crescendo molto più rapidamente rispetto a quelli di Apple, ma la casa di Cupertino continua a dominare sulle vendite complessive. Questi sono dati riportati dalla società di ricerca Canalys, secondo cui gli app store hanno guadagnato complessivamente, nel primo trimestre del 2013, 2,2 miliardi di dollari.
La ricerca afferma, inoltre, che l’App Store di Apple ha generato 1,48 miliardi di dollari di fatturato, pari al 74% dei 2,2 miliardi di dollari guadagnati dagli app store collettivamente nel periodo di gennaio-marzo. I ricavi generati da Google Play, invece, sono pari al 18% del totale.
Dati separati provenienti da App Annie, una società di analisi, hanno evidenziato che i ricavi del Play Store di Google sono stati pari al 38,5% di quelli della Apple, in grande rialzo rispetto ad un anno fa, quando le app di Google valevano appena un decimo di quelle Apple. Rialzo dovuto principalmente al sistema operativo libero di Android che ha aiutato a raggiungere quasi il 70% del mercato mobile globale.
Secondo App Annie, alimentati da una rapida crescita dei dispositivi mobili Android, in gran parte prodotti da Samsung Electronics, i ricavi del Google Play sono saliti del 90% nel primo trimestre rispetto al quarto trimestre scorso. I ricavi dell’App Store di Apple, invece, sono cresciuti solo di un quarto nello stesso periodo, aggravando le preoccupazioni per la ditta, il cui prezzo delle azioni è sceso dell’11,8% in concomitanza del timore circa l’indebolimento della domanda di iPhone e iPad.
“Anche se Google sta recuperando, Apple ha un tale vantaggio dei ricavi che, sulle tendenze attuali, non ci aspettiamo che Google possa sorpassare la Apple almeno fino al 2016,” ha riferito Adam Daum, analista capo presso Canalys. Il continuo dominio di Apple nel mondo delle app, nonostante la popolarità dei dispositivi Android, è dovuto in gran parte alla semplicità del suo sistema di pagamento.
“In termini di download, Google Play ha raggiunto il 90% di quelli Apple, restringendo presto il gap, ma questo non si tradurrà necessariamente in un aumento dei ricavi“, ha detto Oliver Lo, Vice Presidente di App Annie.
Il sig. Lo ha riferito, inoltre, che esiste una più alta percentuale di utenti iPhone o iPad, che di solito sono più benestanti rispetto agli utenti medi di smartphone, che ha registrato le loro carte di credito sui loro conti di Apple, rendendo in questo modo più semplice e più probabile per loro acquistare applicazioni. Google, d’altro canto, si basa su più svariati metodi di pagamento tra cui Google Wallet o gli acquisti con carta di credito, il che, presumibilmente, comporta uno sforzo decisionale maggiore, e di conseguenza un deterrente, per gli utenti che vogliono effettuare acquisti online.
Facebook Comments