Twitter alza il prezzo dell’IPO a 23-25 dollari per azione

Twitter rivede al rialzo il prezzo delle azioni che saranno offerte in Borsa a 23-25 dollari l’una, dai 17-20 dollari precedentemente fissati, che fa balzare la valutazione della società fino a 17,4 miliardi di dollari. E fa il pieno di ordini: secondo indiscrezioni, le banche che curano l’initial public offering cesseranno di accettare ordini oggi, un giorno prima del previsto. Il prezzo definitivo sarà comunque fissato mercoledì e lo sbarco in Borsa giovedì.

Con l’IPO Twitter potrebbe arrivare a raccogliere 2 miliardi di dollari, più degli 1,9 miliardi di dollari raccolti da Google con l’IPO del 2004. L’offerta di Twitter sarà la maggiore fra i big tecnologici dallo sbarco in Borsa di Facebook lo scorso anno e, secondo gli analisti, aprirà la strada a una nuova ondata di quotazioni di società tecnologiche. Nell’annunciare la revisione al rialzo del prezzo, Twitter mette in guardia da un nuovo rischio. La società che cinguetta ha ricevuto una lettera da Ibm, in cui viene avvertita che sta violando i suoi brevetti, facendo aleggiare così il rischio di un’azione legale o di un patteggiamento.

Nel corso del roadshow, Twitter, per dimostrare il proprio valore, ha presentato agli investitori alcuni tweet storici, da quello in cui il presidente americano Barack Obama annunciava la sua rielezione a quello di Carl Ichan, che condivideva il suo investimento in Apple. L’amministratore delegato, Dick Costolo, ha messo in evidenza come Twitter sia un mezzo in tempo reale e abbia un ruolo significativo a livello pubblico per le sue potenzialità di raggiungere un vasto pubblico, con il 44% degli americani che ascoltano tweet tramite altri media invece che su Twitter.

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