AgCom: boom del traffico dati mobile, giù sms e linee fisse

AgCom ha diffuso i dati dell‘Osservatorio trimestrale dell’Autority, aggiornati a settembre 2013, che fotografano sia lo stato delle reti che le abitudini degli italiani quanto ad utilizzo di reti fisse e mobili per conversazioni e, sempre più frequentemente, per la navigazione sul web e l’accesso a servizi online.

Sul fronte accessi diretti alla rete fissa rispetto a settembre 2012, si osserva un calo degli accessi complessivi per circa 570 mila linee. In questo scenario la quota di Telecom Italia negli ultimi dodici mesi è scesa di quasi 2 punti percentuali, collocandosi al 63,4%, mentre Fastweb cresce su base annuale, guadagnando l’1,3%. Stabili  Vodafone e Wind mentre Tiscali mostra un leggero aumento su base annua (+0,3%).

Sul fronte retail e banda larga la quota di mercato di Telecom Italia è scesa sotto al 50%: la quota dell’ex monopolista si è ridotta su base annua del 2%, scendendo così al 49,7%.  Anche in questo caso se ne avvantaggiano sostanzialmente Fastweb (+1,3%) e gli operatori minori, rappresentati in larga parte da quelli WiMax (+0,9%). Le caratteristiche orografiche dell’Italia sono forse alla base della maggiore diffusione del Wimax rispetto alla media europea, solo la Spagna mostra un valore leggermene superiore, mentre per quello che riguarda invece le reti LTE, il dato europeo è influenzato fortemente dalla diffusione in Germania (51,7%), dove le licenze LTE sono state assegnate 18 mesi prima rispetto all’Italia e la fase realizzativa è iniziata immediatamente, mentre gli operatori italiani hanno dovuto attendere che le frequenze italiane fossero rese effettivamente disponibili.

Per quanto riguarda le sim mobili a fine settembre, escludendo gli operatori virtuali mobili, la customer base ha una flessione sia su base annua (-220 mila linee) che trimestrale (-340 mila). In altre parole, nota AgCom, sono due anni che il numero complessivo di sim è sostanzialmente lo stesso. Nel dettaglio le sim che effettuano solo traffico vocale nell’ultimo anno sono diminuite di oltre 7,5 milioni, mentre risultano in crescita di 1,4 milioni le sim “solo dati”. Negli ultimi dodici mesi le sim prepagate sono diminuite di 1,67 milioni, mentre quelle in abbonamento sono aumentate di 1,45.  L’utenza affari (13,07 milioni in settembre) cresce di 800 mila linee su base annua, mentre nello stesso periodo il segmento residenziale (79,27 milioni circa di sim) segna un arretramento di oltre un milione di abbonati. Il peso dell’utenza affari aumenta dello 0,9% e il primo operatore nel segmento residenziale è Vodafone con il 32,0%, seguito da Telecom Italia (29,8%) e Wind (27,1%).  Telecom Italia, quindi, con oltre il 60%, è largamente leader nel segmento affari.

Crolla, invece, ancora il numero degli sms inviati dagli italiani, che ormai hanno scoperto la convenienza delle chat anche sul telefonino. Nel periodo gennaio-settembre 2013, secondo l’Osservatorio dell’Agcom, i messaggini sono stati appena 60,4 miliardi, con una flessione di oltre il 15% rispetto ai volumi del 2012. 

Banda larga mobile le sim che nel terzo trimestre dell’anno hanno effettuato traffico dati hanno superato i 37 milioni (+25,0% rispetto al corrispondente valore del 2012) con un aumento, dall’inizio 2013, del 34,6%.

Bene gli abbonati MVNO (+840 mila circa su base annua), la cui consistenza ha superato i 5,2 milioni sim (pari a circa il 5,4% della base clienti totale). Poste Italiane è al 52,4% (2,8% del mercato complessivo), in arretramento (-4,9%) rispetto a settembre 2012. Da inizio anno, la crescita del mercato è concentrata, per poco meno dell’80%, su Poste Mobile, Fastweb e, incluso tra gli “altri”, Bip.

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