Tlc: Etno “rilanciare gli investimenti nelle reti a banda larga di nuova generazione”

La presidenza greca di turno dell’Ue, che ha inserito tra le priorità del suo semestre di lavoro le telecomunicazioni, deve promuovere un’agenda digitale “ambiziosa” e stimolare gli investimenti. È il messaggio rivolto ad Atene da Etno, l’associazione europea degli operatori tlc, che ha espresso la sua disponibilità a “cooperare attivamente” sottolineando che “il 2014 è l’anno in cui dobbiamo accelerare i nostri sforzi” nel settore. Nella lettera scritta dal presidente del board di Etno Luigi Gambardella al ministro delle telecomunicazioni greco Michalis Chrisochoidis, si sottolinea che “la revisione dell’agenda digitale dovrebbe porre all’ordine del giorno una profonda revisione delle regole europee che governano il settore delle comunicazioni elettroniche“, eliminando strati di regolamentazioni ormai “non più giustificati”. In particolare, suggerisce Etno, le nuove regole dovrebbero rispondere all’ “obiettivo primario di rilanciare gli investimenti nelle reti a banda larga di nuova generazione”, e garantire che tutte le imprese del settore siano sottoposte a norme uniformi in materia di protezione dei dati e antitrust.

Etno, si legge nella nota, “sosterrà tutti gli sforzi della presidenza greca nel promuovere il dibattito sul futuro digitale dell’UE. Questo dibattito non è mai venuto in un momento migliore, in cui le istituzioni europee iniziano a modellare l’agenda politica per condurci nel prossimo decennio. Etno chiede alla Presidenza greca dell’Unione europea di adottare un approccio visionario alla definizione delle politiche, che rifletta il potenziale emozionante che telecomunicazioni e servizi ICT hanno da offrire, e ad agire con coraggio per aiutarci a muoversi verso un’età veramente digitale”.

La presidenza greca deve trattare il pacchetto tlc proposto dalla commissaria Ue Neelie Kroes, che vorrebbe vederlo adottato entro la fine della legislatura anche se sono in molti a pensare che il tema del mercato unico delle tlc potrebbe non essere affrontato, anche in considerazione della sua delicatezza, e slittare a luglio quando a prendere il testimone sarà poi la presidenza italiana.

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