Una nuova ricerca Vodafone, “The connected future for SMEs”, condotta tra più di 1.700 Piccole e Medie Imprese (PMI) in sei paesi europei, ha rivelato un evidente aumento della fiducia nella crescita futura, insieme a un forte impegno negli investimenti in ambito tecnologico per migliorare la produttività.
Le principali PMI in Italia, UK, Repubblica d’Irlanda, Germania, Spagna e Repubblica Ceca sono state intervistate sulle attuali condizioni di mercato e sulle future prospettive di business. Il report di Vodafone rivela dati interessanti. Circa la metà afferma che il proprio business è più forte ora rispetto a due anni fa con l’80% delle aziende che è convinto che il proprio business crescerà nei prossimi due anni. Da notare che la maggioranza delle PMI che hanno espresso fiducia nel futuro si trova nei due paesi dell’EuroZona maggiormente colpiti dalla crisi: l’88% delle PMI irlandesi e l’83% delle PMI spagnole si aspetta, da qui alla fine del 2015, un aumento del proprio fatturato e della redditività.
La ricerca Vodafone analizza, inoltre, l’utilizzo da parte delle PMI di differenti prodotti e servizi ICT e la loro attitudine ad investire in questo ambito. I ricercatori hanno scoperto che l’82% delle PMI intervistate ha evidenziato che i benefici ottenuti in termine di business provengono da precedenti investimenti nell’ICT e l’88% evidenzia il miglioramento del servizio al cliente come un risultato chiave. E l’68% prevede di effettuare ulteriori investimenti nell’ICT per migliorare il servizio al cliente e sostenere pratiche per favorire un lavoro più flessibile e produttivo.
Tablet, cloud e anche servizi 4G sono le aree attorno alla quali le imprese europee punteranno di più nel corso dell’anno. L’adozione dei tablet, ad esempio, dovrebbe aumentare dal 54% al 73% nel corso del prossimo anno, così come quella del cloud computing che passerà dal 44% attuale al 60%, e infine smartphone e i servizi 4G.
Nick Jeffery, Chief Executive di Vodafone Group Enterprise, commenta: “Le piccole e medie imprese rappresentano il motore dell’economia europea. Una previsione così positiva è incoraggiante, soprattutto in alcuni dei paesi dell’EuroZona più in difficoltà. E’ anche sorprendente notare come le aziende di tutta Europa condividano una visione comune che si concretizza in ulteriori investimenti nella tecnologia, fondamentali per la prosperità futura”.
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