Da anni ormai il web è diventato lo strumento privilegiato per la costruzione delle nostre vacanze, dalla scelta della meta alla prenotazione degli alloggi fino alle recensioni dei luoghi e degli hotel visitati. Ma con l’avanzata di smartphone e tablet le nostre esigenze di connessione sono cambiate così come l’organizzazione delle nostre vacanze.
Dove potremmo andare senza un’app che ci consiglia i posti migliori per dormire dopo una giornata su un’autostrada bollente? Siamo sicuri di prenotare un viaggio se non conosciamo le previsioni meteo per i sette giorni seguenti?
Le prenotazioni online
Le vacanze fai da te sono state il primo passo nell’evoluzione del settore del turismo. Secondo un sondaggio Confesercenti-Swg, il web è diventato uno strumento insostituibile nella programmazione delle vacanze per il 40% di 11 milioni di italiani: nel 2010 erano solo il 17%. Un italiano su 3 quando prenota il proprio soggiorno si aspetta ormai di trovare il collegamento internet in camera d’albergo (con un balzo dal 18% del 2010 al 31% di quest’anno) e il 43% (per un totale di 11,7 milioni) prenoterà il viaggio da solo tramite Internet.
E per noi italiani, popolo di navigatori, il turismo online si è rivelato un settore in rapida crescita, confermando il trend positivo a livello globale. Da una ricerca condotta da HumanHighway per Amadeus, negli ultimi 6 mesi del 2014 il 45,2% degli acquirenti online italiani, pari a circa 7,2 milioni di persone, ha acquistato almeno una volta su Internet un viaggio o un prodotto legato ad esso. Al primo posto si collocano i clienti di biglietti di tratte a lunga percorrenza (aerei, treni, navi): sono 3,7 milioni gli individui, su un totale di 8,5 milioni di utenti considerati dalla ricerca, che comprano online i ticket per motivi personali o di lavoro. Seguono le prenotazioni degli hotel con 3 milioni di acquirenti e le vacanze modulari con 2,8 milioni di affezionati.
In crescita gli acquisti di soggiorni e vacanze maturati unicamente online: se dall’8 al 15% degli acquirenti si lancia in un acquisto dopo una visita presso un’agenzia di viaggi tradizionale, il 25% dei viaggiatori compra online dopo aver visitato il sito della destinazione della vacanza.
Questi dati confermano ulteriormente la buona salute dell’eCommerce italiano, che vede nel turismo uno dei settori maggiormente attivi. Rispetto al 2013, secondo l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm–Politecnico di Milano, il comparto è aumentato dell’11%, contribuendo alla crescita record del mobile commerce, che si attesta sui 637 milioni di euro per il 2013 con un salto dell’85% entro la fine del 2014. “In Italia la penetrazione dell’eCommerce sul totale del mercato retail sta crescendo e passa dal 3 al 3,6% nell’ultimo anno”, afferma Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio. “Rimane ancora limitata rispetto a quella di altri Paesi Europei con una più lunga tradizione di eCommerce, ma è supportata da un tasso di crescita dell’eCommerce importante”. Inoltre il turismo rappresenta uno dei settori, insieme all’abbigliamento, attraverso il quale l’eCommerce si afferma nel mondo toccando il 54% dell’export con una crescita del 21% nel 2014 e raggiungendo una quota vicina ai 2,5 miliardi di euro.
Nonostante la connettività sia ancora un tasto dolente, perlomeno in Italia, le applicazioni per i viaggiatori aumentano di giorno in giorno, andando a comporre un bouquet di soluzioni per ogni tipo di globetrotter, per ogni tasca e per ogni necessità. Secondo una recente ricerca di Copilot, applicazione dedicata alla navigazione GPS, sono tre le applicazioni a cui il popolo italiano non rinuncerebbe mai in vacanza. Sul primo gradino del podio c’è il meteo (93%) seguito dalla fotografia (36%) mentre in terza posizione, a soli pochi punti di distanza, si affermano le applicazioni di navigazione satellitare (33%). “Vedere un così elevato numero di italiani che non rinuncerebbe mai ad una app di navigazione satellitare ci spinge a migliorare sempre di più le nostre funzionalità e soluzioni in modo da poter offrire una valida risposta ad un bisogno forte dell’utenza” dichiara David Quin, VP di Applicazioni Consumatore presso ALK Technologies.
Per quanto riguarda le prenotazioni, le app più gettonate rimangono quelle dei giganti del settore che offrono servizi veloci e in base ad un numero di utenti crescente: Trivago, Agoda, Hotel.com, WeHostels per l’alloggio fino alle app per prenotare in un’unica soluzione volo e hotel, come Expedia, Kayak, Skyscanner. Ma per chi è in cerca di risposte ad hoc e per chi desidera iniziare un viaggio rispettando ambiente e portafogli le applicazioni a disposizione sono in aumento. Sul fronte dell’ospitalità Airbnb, il sito che permette di affittare case e appartamenti in tutto il mondo, è ancora ai primi posti in fatto di adesioni e il passaggio ad una app ha confermato le buone premesse, seguito da Home Exchange, prima sito poi app tutto dedicato allo scambio della casa a costo zero. Sempre apprezzato il servizio di couchsurfing ora disponibile attraverso numerose applicazioni (Couchsurging Travel App su tutte, disponibile per Android e iOS).
Sul versante dei trasporti, invece, altre novità si fanno avanti. Per chi viaggia secondo una filosofia di sharing economy o di low budget il servizio di BlaBlaCar offre una rete di autostop organizzato in tutta Europa per condividere spese di carburante e pedaggio. Si può scegliere il tipo di compagnia (fumatore/non fumatore, solo donne) e se si è interessati o meno a sostenere lunghe conversazioni nel corso del viaggio. Insomma, un livello di personalizzazione del servizio che compagnie aeree e ferroviarie si sognano.
Smartphone e tablet
La crescita esponenziale di siti dedicati all’acquisto e alla prenotazione e dei cosiddetti “comparatori”, come Expedia, Booking.com, Edreams e TripAdvisor ha reso possibile la gestione organizzativa di un viaggio ma è grazie all’uso di smartphone e tablet che si registra un vero salto di qualità in questo tipo di transazioni.
Un giro di affari che, a livello globale, dati Oxford Economics sempre per Amadeus, conta su 2,2 miliardi di navigatori su internet da mobile, con 1,2 miliardi di utenti che arrivano dai paesi in via di sviluppo (con una crescita annua del 371,9%) e un incremento generale del 45%. Se da una parte l’aumento dei device mobili ha contribuito a questo cambio di passo, sono i viaggiatori dei paesi in via di sviluppo a fare da traino.
La scarsa diffusione delle carte di credito legata ad una diffusa mancanza di infrastrutture a supporto delle reti fisse in questi paesi ha aperto la strada ad un veloce sviluppo di soluzioni di pagamento via mobile. Inoltre l’interesse verso le applicazioni delle nuove tecnologie nell’ambito degli acquisti da mobile, ormai sostenuti da una nuova disponibilità economica, completano un quadro già positivo.
A livello mondiale, così come emerge dalla ricerca, sono due le tendenze che si stanno affermando nel settore del turismo online da device mobile. La prima viene definita nowism si riferisce alle abitudini dei consumatori sempre più esigenti in termini di velocità di risposta di un sito web: secondo le stime, un utente su quattro abbandona una pagina web se non viene caricata in 4 secondi mentre tre utenti su cinque non tornano a visitarla una seconda volta. Insomma, pochi secondi di ritardo e si perde il cliente. La seconda tendenza, definita seamless, riguarda invece l’esigenza di vivere un’esperienza di viaggio integrato senza alcuna interruzione. Ogni tassello che va a comporre il nostro viaggio deve essere coerente e integrato tra le differenti piattaforme, al fine di consentire la massima comodità e un supporto informativo costante e immediato per il cliente, come dovrebbe essere, ad esempio il processo di ticketing per i mezzi che compongono il viaggio
Tablet e smartphone quindi sono diventati componenti essenziali sia per la clientela che per le strategie di business dei giganti del web, ora più che mai impegnati a migliorare usabilità e navigazione dei propri servizi per un pubblico che, se non acquista interamente un viaggio dal proprio device mobile, ne compra una buona percentuale e trascorre on line parte del proprio tempo di soggiorno per attività varie: dall’organizzazione degli spostamenti alla ricerca di mete enogastronomiche.
Anche se un recente rapporto di Business Insider conferma l’importanza dei tablet per il completamento degli acquisti on line – nel terzo trimestre del 2013 il 7% delle prenotazioni di viaggi online a livello globale è passato sui tablet – l’uso dello smartphone in questo tipo di transazioni deve essere ulteriormente rivisto. Secondo lo studio, lo smartphone deve superare ancora qualche ostacolo prima di diventare una canale chiave per la ricerca e gli acquisti legati ai viaggi. Occorre migliorare il design dei servizi, al momento poco “user friendly”, e migliorare le infrastrutture Wi-fi e di copertura 4G.
Due aspetti che valgono per molti altri campi tech ma che nel prossimo futuro faranno la vera differenza nel settore del turismo.
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