Wearable device per la salute: accordo Google-Novartis per lenti a contatto intelligenti

I wearable device applicati alla salute rappresentano una frontiera che ogni giorno ormai si arricchisce di novità e si sfide che uniscono al vantaggio economico di chi le produce il vantaggio sociale e medico di chi potrà utilizzarle.

In queste ore Google e Novartis hanno sottoscritto un accordo che porterà il colosso farmaceutico a commercializzare le lenti a contatto smart studiate da Google per essere utilizzate, ad esempio, come strumento di misurazione dell’insulina nei pazienti diabetici. All’inizio dell’anno Big G aveva annunciato infatti di aver avviato lo studio e il test di  intelligenti, capaci di misurare i livelli di glucosio presenti nelle lacrime ma in molti avevano considerato il progetto come prototipale e ancora lontano da una effettiva commercializzazione.

Almeno sino ad oggi quando Novartis e la sua divisione Alcon si sono impegnate con Google a trasformare il progetto in realtà e a realizzare delle lenti a contatto che davvero aiuteranno a risolvere problemi, visivi e non: le aree principali di interesse all’inizio saranno  il monitoraggio dell’insulina ma anche la possibilità di correggere la presbiopia “in tempo reale“. Secondo l’ad di Novartis Joe Jimenez le nuove lenti potrebbero arrivare sul mercato in cinque anni.

Non è ancora chiaro come i prototipi di Google si adatteranno al nuovo obiettivo, ma Novartis è fiduciosa che l’esperienza di Google nell’elettronica, specialmente nella miniaturizzazione elettronica, sarà un prezioso contributo. Da parte sua, Novartis e Alcon metteranno a disposizione di Google la conoscenza della fisiologia oculare. Per il co-fondatore di Google Sergey Brin, questo accordo “soddisfa il sogno di creare una tecnologia che toccherà la vita delle persone al di là del Internet“. Per Novartis il partenariato dà all’azienda la possibilità di cavalcare il trend dei wearable device al di là dei più noti smartwatch e occhiali intelligenti che stanno cominciando a inondare il mercato. Nessuna delle due società ha predisposto un calendario per i futuri prodotti.

Di recente ABI Research ha previsto, per il  2014, la spedizione di più di due milioni di smart glass mentre, nel complesso, il mercato dei  toccherà 90 milioni di spedizioni.  Ad attirare l’attenzione degli utenti saranno soprattutto oggetti e strumenti capaci di far chiaramente percepire la loro utilità come, appunto, i wearable device applicati all’healtcare: salute e benessere personale  cui seguono le declinazioni applicate all’interazione col mondo esterno.

In questo contesto si inserisce l’iniziativa di molti colossi, non ultima Microsoft che in queste ore la stampa vuole impegnata nella realizzazione di un device indossabile da applicare sulla testa che permette ai non vedenti, in base ad appositi sensori, di muoversi nel mondo ogni giorno. Ed è in questo contesto che va letto il progetto

 

 

 

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