Incontro, discussione, confronto: questi i cardini attorno ai quali ruoterà l’evento Cna NeXT Innofare, il Festival dell’Intelligenza Collettiva organizzato dai Giovani imprenditori di Cna giunto alla sua quinta edizione. Una due giorni, il 4 e il 5 ottobre, ospitata all’interno della cornice del Maker Faire Rome. L’evento è stato pensato per permettere ai giovani imprenditori di “confrontarsi, condividere idee e progetti, raccontare storie di successo o meno e cercare di far emergere un’idea, qualsiasi essa sia. Un contenitore di eventi, idee e proposte, un luogo di confronto con le istituzioni per far conoscere e comprendere il mondo della piccola imprenditoria spesso poco o meno nota agli onori delle cronache.” spiega Stefania Milo, Presidente Nazionale del Gruppo Giovani di Cna a pochi giorni dall’evento. La scelta di inserire Innofare all’interno del Maker Faire è più che una scelta simbolica: “L’artigianato non è soltanto quello tradizionale, come si intende nell’immaginario collettivo, ma è rappresentato anche da forme di produzione e tanta tanta innovazione, come i makers appunto. Uno dei nostri principali obiettivi è dunque quello di far incontrare mondi all’apparenza distanti e provare a portare innovazione e digitale dove ce n’è più di bisogno, per raccogliere le opportunità e le sfide che il mercato potrebbe offrire. Per noi è anche occasione di avvicinare i makers e supportarli a crescere nella loro idea d’impresa.”
Obiettivi ambiziosi in un periodo di crisi in cui sia l’artigianato che l’imprenditorialità a 360° sono chiamati a sfide e ripensamenti di business continui, specialmente i giovani. “Questa crisi – chiarisce Milo – se proprio vogliamo chiamarla così, ha pesantemente modificato i paradigmi economici e riposizionato nuovi asset produttivi. Le imprese che lo hanno compreso prima delle altre, riuscendo ad avviare importanti processi di innovazione, sono quelle che meglio hanno superato la crisi o che comunque non ne sono rimaste schiacciate.” Questo nuovo scenario non ha stravolto le imprese ma in molti casi “hanno migliorato le loro prospettive e consentito, senza ingenti investimenti, di riposizionarsi sul mercato, su più mercati.”
Certamente non si tratta di processi indolori e privi di rischi, anche per chi inizia la propria attività imprenditoriale, ma è una strada ormai obbligata: “Per fare impresa oggi è indispensabile essere innovativi, essere un passo avanti agli altri, ricavarsi delle nicchie in cui sviluppare il proprio business. Occorre creatività, passione, dedizione, formazione costante e continua nel tempo, essere anche un po’ visionari, cercare di capire in anticipo dove sta andando il mercato e correggere o modificare il proprio core business. Collaborando si possono realizzare i progetti migliori, andare a colpire le nicchie di mercato, essere protagonisti del proprio business, e non subire le mode del momento o gli andamenti economici.”
Di questi temi e di molti altri ancora si tratterà nel corso dell’evento Cna che ospiterà nella giornata di sabato 4 ottobre, nove tavoli di approfondimento: dalle tematiche connesse all’artigianato nell’era del digitale alle prospettive dell’internet of things, passando per e-Commerce, Mobile Payment, crowdfunding, e-gov e credito. Discussioni e confronti utili “per far si che si attivino processi di contaminazione con le buone prassi ed i racconti, ma anche di co-progettazione di attività migliorative del nostro mondo: quello della piccola imprenditoria italiana.” I tavoli saranno moderati da alcuni tra i principia esperi del settore, da Luca Iaia, Coordinatore Nazionale CNA Giovani Imprenditori, a Martina Pennisi, giornalista esperta in innovazione, Ernesto Belisario, avvocato esperto di Diritto delle Tecnologie e molti altri ancora. A garantire il coordinamento scientifico dell’evento e dei momenti di confronto Stefano Epifani, Chief Editor di TechEconomy: “il nostro intento è quello di far capire che il mondo dei maker “digitali” e quello degli artigiani “analogici” non possono essere mondi paralleli, che non si toccano. Anzi, mondi spesso in antagonismo. Ma devono sviluppare percorsi di convergenza sinergici, così che possano compenetrarsi e migliorarsi reciprocamente, in un percorso che più che essere virtuale sia virtuoso. L’evento è pensato per consentire a tutti i partecipati di dire la loro: di partecipare attivamente. Quella partecipazione attiva che sarà chiesta anche alle Istituzioni presenti, che si troveranno a commentare proposte concrete”.
Ulteriori informazioni sul programma e sulle modalità di partecipazione sono disponibili qui.
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