Privacy: UE dà linee guida a Google per cambiare le politiche sulla privacy

Google ormai sembra sempre più una “sorvegliata speciale” da parte della UE. È di ieri la notizia, riportata da Reuter, che i regolatori per la privacy hanno consegnato le loro linee guida all’azienda di Mountain View per correggere la sua policy in fatto di protezione dei dati personali. Le regole riguardano in prevalenza la raccolta e la memorizzazione dei dati dell’utente che, dopo più di sei indagini sul gigante dei motori di ricerca, deve essere in linea con la normativa UE.

Il gruppo delle autorità europee per la protezione dei dati, noto come il Gruppo dell’articolo 29, ha inviato a Google un elenco di misure che potrebbe attuare nel breve periodo, come ad esempio la pubblicazione di una chiara informativa, ad uso e consumo degli utenti, sugli scopi della raccolta di dati e sulle terze parti in grado di raccogliere informazioni e dati sull’utenza. I regolatori di sei paesi europei, Italia, Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Paesi Bassi, hanno aperto indagini su Google dopo che l’azienda aveva riunito i suoi 60 documenti sulla privacy in un un’unica policy e aveva iniziato a combinare i dati raccolti sugli utenti attraverso i suoi differenti servizi, tra cui YouTube, Gmail e Google Maps. Già nel mese di gennaio l’autorità per la protezione dei dati francese aveva multato Google di 150.000 euro per non aver allineato la sua nuova politica sulla privacy con la legge locale.

Un portavoce dell’azienda ha dichiarato che Google è aperta e disponibile ai  feedback dei regolatori e aspetta di discutere le linee guida direttamente con le autorità competenti. “Abbiamo lavorato con le diverse autorità per la protezione dei dati in tutta Europa per spiegare i nostri cambiamenti politici privati” conferma Al Verney.

E il dibattito sul diritto all’oblio, con cui la Ue ha fortemente chiamato in causa Google, continua a rappresentare un tema caldo con il colosso che sta raccogliendo le opinioni di esperti internazionali e la stessa Ue che lavora alla predisposizione di linee guida per regolamentarne l’uso. 

 

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