Usa: #MobilePayment più lento del previsto nel 2015 ma numeri restano alti

Il mobile payment è un trend dato in crescita praticamente da e su tutti i fronti: le analisi degli esperti dicono che siamo nel momento storico giusto per poter passare dalla sperimentazione alla piena adozione e la fibrillazione attorno a Apple Pay e il recente competitor Samsung Pay, sembrano dare loro ragione. Apple Pay, sistema di pagamento di casa Apple, continua ad essere adottato da molti comparti commerciali America e sbarcherà, secondo le ultime notizie, anche in Inghilterra, primo paese Ue ad accogliere l’innovazione di casa Apple mentre Samsung Pay, recentemente annunciato, promette numeri significativi. Anche in Italia il mobile payment piace, lo dicono i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano: nel 2014 i New Digital Payment hanno ottenuto un incremento del 20%, passando da 15 a 18 miliardi di euro e conquistando il 12% dell’intero mercato dei pagamenti digitali nel Belpaese.

Eppure nuovi dati di BI Intelligence, riferiti al mercato Usa, frenano almeno parzialmente e momentaneamente, gli entusiasmi. Per il 2015 le stime di crescita devono essere viste al ribasso. “Nella nostra recente previsione sul mobile payment in store nel mercato Usa” spiegano gli esperti di BI “abbiamo scoperto che il volume del mobile payment raggiungerà i 37 miliardi dollari nel 2015, circa la metà della nostra stima precedente per il 2015. La previsione al ribasso è dovuta a diversi fattori, tra cui i tardivi lanci dei wallet da parte dei maggiori player di settore.”

Per BI, quindi, si tratterebbe di una revisione doverosa poichè molti attori annunciati del comparto, ad esempio Current C, non sono ancora diventati effettivi.  Un evento transitorio tanto che, alla fine del periodo di previsione ovvero il 2019, “ci aspettiamo che il volume raggiunga gli 808 miliardi dollari”. “La nostra previsione”, precisa BI, “è ancora una delle più grandi del settore, poichè pensiamo che i pagamenti in mobilità prenderanno piede più velocemente di quanto altre società di ricerca consiglino: le capacità dei pagamenti mobili sono già sotto gli occhi di chi le ha implementare e saranno sempre più una quota crescente del mercato Usa.”

Lo dicono i numeri: le persone che fanno un pagamento mobile almeno una volta l’anno, dice BI, passerà da circa l’8% della popolazione dei consumatori degli Stati Uniti nel 2014 al 65% entro il 2019. La crescita degli utenti di pagamenti in mobilità sarà in gran parte guidata da iniziative di Apple, Samsung e Google. Con questi sistemi a pieno regime il 90% dei prossimi smartphone negli Stati Uniti saranno dotati di portafogli mobili preinstallati. Samsung Pay sarà una driver potente per i pagamenti mobili, spiegano gli esperti. A differenza di Apple Pay, la creatura di Samsung sarà compatibile praticamente con ogni terminale di pagamento negli Stati Uniti, grazie all’acquisizione di LoopPay da parte del colosso.

Secondo altri osservatori, i dati di BI potrebbero rappresentare un primo campanello di allarme per il futuro del mobile payment: e se non si trattasse di uno stop provvisorio ma il sintomo di una crescita meno poderosa del previsto?

BI mobile payment

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