Canberra è la prima Capitale al mondo a regolamentare Uber: riforma in due step

Dopo molti stop, molte cause e alcuni servizi bloccati in larga parte del mondo, dall’Australia arriva una buona notizia per Uber e per i sistemi di trasporto alternativi ai taxi.

Il governo del piccolo Territorio della Capitale Australiana (l’Australian Capital Territory), che comprende la capitale federale Canberra (390 mila abitanti), è il primo al mondo a introdurre regolamenti specifici per il servizio Uber di corse condivise, riconoscendo che non si tratta di un tradizionale servizio di taxi e imponendo ai conducenti il pagamento della tassa su beni e servizi GST. “Canberra diventerà la prima città in Australia e la prima capitale al mondo a regolamentare i servizi di ride-sharing” ha spiegato il ministro Andrew Barr ai giornalisti. “Ciò dimostra che una una giurisdizione come l’ACT può assumere un ruolo internazionale di leadership, lavorando con le nuove tecnologie e abbracciando i cambiamenti nel modo in cui i servizi vengono forniti alle comunità.”

La riforma sarà introdotta in due fasi a partire dal 30 ottobre. Nella prima fase sarà permesso alle auto Uber di operare purché i conducenti e le auto siano sottoposti a salvaguardie addizionali come controlli penali e sui precedenti di guida, come per i tassisti. Soltanto ai taxi sarà permesso di raccogliere clienti in strada o dai posteggi taxi.
La seconda fase prevede accrediti addizionali per i conducenti e regolamenti ridotti per taxi e autonoleggio. Per contenere il danno ai tassisti e agli operatori di autonoleggio, i canoni delle licenze saranno gradualmente ridotti da 20 mila a 5000 dollari l’anno (da 12.600 a 3150 euro) e quelli per autonoleggio da 4600 a 100 dollari (da 2900 a 63 euro).

Uber Australia, che sostiene di essere un’azienda di tecnologia e non in diretta concorrenza con i taxi, ha accolto con favore la riforma, osservando che le nuove regole di accredito e di ispezione dei veicoli coincidono con quelle già in atto nella sua rete. “Non toglieremo lavoro ai taxi. Un taxi è la maniera migliore per andare da A a B nelle zone frequentate. Noi facciamo migliore uso delle auto che ci sono“, ha aggiunto.

Non va così bene al colosso di San Francisco in altre parti del mondo: l’ultima cattiva notizia arriva da Rio de Janeiro, che tra meno di un anno riceverà le Olimpiadi: è la prima città brasiliana a proibire ufficialmente Uber. Il sindaco carioca, Eduardo Paes, è stato tra i principali sostenitori della nuova normativa.

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