Akamai Technologies, leader mondiale nell’offerta di servizi di Content Delivery Network (CDN), ha pubblicato il Rapporto sullo Stato di Internet relativo al primo trimestre 2016, con statistiche globali chiave come velocità di connessione, metriche di adozione della banda larga, disservizi di Internet di rilievo, esaurimento degli indirizzi IPv4 e adozione dello standard IPv6. Questi i dati più interessanti che emergono dal report.
Velocità di connessione medie e di picco
La velocità media di connessione su scala globale è aumentata del 12% rispetto al quarto trimestre del 2015, attestandosi a 6,3 Mbps, con un incremento del 23% su base annuale. In questo contesto la Corea del Sud ha registrato la velocità media di connessione più elevata pari a 29,0 Mbps, seguita dalla Norvegia (21,3 Mbps) e dalla Svezia (20,6 Mbps). In questo trimestre, altri cinque Paesi europei sono entrati nella classifica dei primi 10: Svizzera (18,7 Mbps), Lettonia (18,3 Mbps), Paesi Bassi (17,9 Mbps), Repubblica Ceca (17,8 Mbps) e Finlandia (17,7 Mbps).
Risultati positivi si registrano per tutti i Paesi europei sottoposti a sondaggio, ad eccezione dell’Irlanda, che ha registrato un calo del 14%, portandosi a 14,4 Mbps. Tutti gli altri hanno evidenziato invece incrementi annuali a due cifre, con la Norvegia che ha ancora una volta registrato l’aumento maggiore pari al 68%. Sebbene in crescita, l’Italia scende di tre posizioni a livello mondiale (54esima posizione) e di sei posizioni a livello EMEA (28esima). La velocità media di connessione si attesta a 8,2 Mbps, con un aumento di 9,8% rispetto al trimestre precedente e del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La Romania si conferma il Paese europeo con la media delle velocità di picco più alta nel primo trimestre del 2016, con un incremento trimestrale del 12%, attestandosi a 82,4 Mbps. La media delle velocità di picco raggiunta in Italia nel trimestre in esame è pari al 36,5 Mbps, aumentando del 14% rispetto al trimestre precedente e del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q1 2015).
Connettività a banda larga
L’adozione di connessioni a 10 Mbps, 15 Mbps e 25 Mbps su scala globale è notevolmente aumentata nel primo trimestre del 2016, registrando incrementi del 10%, 14% e 19% per ciascuna soglia. Malta e Bulgaria sono in testa nell’adozione della banda larga a 4 Mbps, con un 97% degli indirizzi IPv4 che si è connesso alla piattaforma Akamai a velocità medie pari o superiori alla soglia. L’Italia, invece, registra un aumento del 5,7% rispetto al trimestre precedente.
Nel nostro Paese, rispetto invece allo stesso periodo dello scorso anno, le connessioni a banda larga sono aumentate del 20%, raggiungendo l’83% del totale. Tutti i 31 Paesi europei sottoposti a sondaggio hanno registrato incrementi annuali nel primo trimestre. Risultati positivi, per il nostro Paese, anche sul fronte adozione dell’high broadband: sono il 18% le connessioni sopra i 10Mbps, in crescita rispetto ai periodi precedenti. Nel primo trimestre del 2016, l’Italia registra un aumento del 27% rispetto al trimestre precedente e del 135% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La Norvegia mantiene comunque la prima posizione nella classica dell’adozione della banda larga a 15 Mbps, con il 50% degli indirizzi IPv4 che si sono connessi alla piattaforma Akamai a velocità medie pari o superiori alla soglia, con un aumento del 12% rispetto al quarto trimestre del 2015. Le variazioni su base annuale sono state positive in tutti i paesi europei sottoposti a sondaggio, tra i quali la Croazia ha registrato un incremento vertiginoso del 233% rispetto al primo trimestre del 2015.
I Paesi europei continuano a dominare la classifica globale dei primi 10 Paesi per quanto riguarda l’adozione di connessioni a 25 Mbps con la Norvegia (classificata al 2° posto), la Svezia (al 3°), la Lettonia (al 5°), la Finlandia (al 7°), la Svizzera (all’8°), la Danimarca (al 9°) e i Paesi Bassi (al 10°). Inoltre, la Norvegia e la Danimarca hanno registrato incrementi notevoli su base annuale rispettivamente del 186% e del 170%. L’Italia invece, con solo il 7% delle connessioni uguali o superiori ai 15 Mbps, scende nella classifica posizionandosi al 52esimo posto a livello mondiale e al 28esimo a livello EMEA, con un aumento del 33% rispetto al trimestre precedente e del 168% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
IPv4 e IPv6
A livello globale, il numero di indirizzi IPv4 univoci che si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform è diminuito dello 0,2%, portandosi a 808 milioni. Nella classifica dei primi 10 paesi/regioni, la Francia (al 7° posto) si contrappone a questo trend, registrando l’incremento su base trimestrale più elevato pari al 2,5%.
Il Belgio si conferma leader globale nell’adozione dello standard IPv6, con il 36% di connessioni alla piattaforma Akamai avvenute tramite IPv6, con un calo del 3,1% rispetto al trimestre precedente. Altri cinque paesi europei sono entrati nella classifica dei primi 10 paesi/regioni per quanto riguarda l’adozione dello standard IPv6: la Grecia (al 2° posto), la Svizzera (al 3°), la Germania (al 4°), il Portogallo (al 5°) e la Francia (al 9°). Dopo l’aumento straordinario del 113% nel trimestre precedente, la Francia ha registrato un calo del tasso di adozione dello standard IPv6 pari al 12% nel primo trimestre del 2016.
Connettività mobile
Il Regno Unito, nel primo trimestre del 2016, ha nuovamente registrato la velocità media di connessione mobile più elevata del mondo pari a 27,9 Mbps, mentre il Belgio si è classificato al secondo posto con 19,4 Mbps, una velocità pari a circa il 70% di quella del Regno Unito. Nel trimestre in esame, in Italia la velocità media di connessione mobile raggiunge i 10,8 Mbps con picchi medi di 70,5 Mbps.
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