Vendite dei tablet in calo. Bene gli ibridi

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Le stime di vendita dei tablet prevedono un calo del 12% per il 2016, con 182,3 milioni di unità vendute. Sono i dati dell’ultima previsione della International Data Corporation (IDC) che illustrano un calo del mercato tablet che si protrarrà fino al 2020, quando i numeri torneranno a salire, seppur moderatamente.

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Per quanto riguarda il 2016, sono i tablet compatti (con schermo da 7” a 9”) ad essere i più venduti (56,4%), seguiti da quelli con schermo da 9 a 13 pollici (43,1%). I tablet di grandi dimensioni (con schermo da 13” a 16”) chiuderanno l’anno con una quota di mercato pari allo 0,5%.

È interessante osservare come le previsioni per il 2020 vedano i dati di vendita ribaltarsi relativamente ai tablet di medie e piccole dimensioni. Saranno, infatti, questi ultimi dispositivi a raggiungere il 58,2% delle vendite, contro il 39,7% dei tablet con schermo da 7 a 9 pollici. Previsto un incremento delle vendite anche per i tablet di grandi dimensioni che arriveranno a quota 2,1%.

Dati di crescita interessanti sono legati ai dispositivi ibridi, ossia i tablet con tastiera “staccabile”, che hanno fatto registrare un aumento del 48,4% nell’ultimo anno. Tali dispositivi sono molto apprezzati in ambito aziendale poiché uniscono la portabilità di un tablet alla potenza di calcolo di un notebook: iPad Pro di Apple e il Surface di Microsoft dominano in questo settore il mercato. IDC ha inoltre rilevato che i tablet ibridi rappresentano il 21,9% di tutti i tablet venduti.

L’esplosione di questo nuovo segmento di dispositivi ha dunque contribuito al calo di vendite dei tablet “tradizionali” e degli stessi notebook, con la sola Amazon che ha fatto registrare dati positivi grazie alle sue politiche di prezzo molto aggressive.

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