Digital Transformation: i benefici di blockchain per organizzazioni

Il concetto di “blockchain” viene generalmente associato alle criptovalute come Bitcoin e meno frequentemente a delle applicazioni come Smart Contracts. I recenti tentativi di utilizzare la tecnologia blockchain per gestire internamente il funzionamento delle organizzazioni sono quasi ignoti e uno dei motivi è da ricondurre al concetto ambiguo di transazione e all’errata convinzione che una transazione avvenga tra individui o organizzazioni che sono separati da chiari limiti di appartenenza. Questa convinzione è legata a un’ulteriore convinzione, ovvero che le transazioni economiche e sociali siano fondamentalmente diverse dalle transazioni informatiche.

La tecnologia blockchain rende le transazioni economiche, sociali e informatiche formalmente isomorfe, se non addirittura logicamente identiche. Il concetto di transazione nel senso informatico si basa strutturalmente sul cosiddetto principio ACID (atomistic, consistent, isolated and durable). Questo principio vale indirettamente anche per la tecnologia Blockchain.

Però qual è l’essenza della tecnologia blockchain che ci propone un nuovo concetto di transazione e che aiuterebbe a inglobare quasi tutti gli ambiti, economici, sociali e informatici e che prometterebbe addirittura un nuovo “contratto sociale”?

Uno dei tentativi più ambiziosi di definire obiettivi, funzionamento e benefici della tecnologia blockchain e che va molto oltre le problematiche delle criptovalute e dei smart contracts si trova in un recente yellow paper scritto da Gavin Wood Ethereum: a Secure Decentralised Generalised Transaction Ledger, dove Wood definisce blockchain come “a decentralised value-transfer system” basato su “a cryptografically secure transaction-based state machine” con l’obiettivo di creare “a trustful object messaging compute framework”.

Quali sono allora gli elementi e le condizioni per cui una blockchain possa funzionare all’interno di un’organizzazione e generare benefici per l’organizzazione stessa e i suoi membri?

Come si può “portare” il lavoro di un’organizzazione sulla blockchain? Un tentativo di risposta a questa domanda viene forumlato da “colony.io” (un progetto aperto, non una entità giuridica, legato alla piattaforma di Ethereum) in un white paper pubblicato il mese scorso.

L’ideale della “blockchain based organisation” è l’organizzazione aperta. Questo significa che le operazioni all’interno delle organizzazioni sono concepite in maniera simile, se non identica, alle operazioni tra organizzazioni. I due concetti chiave che rendono le operazioni all’interno e tra le organizzazioni isomorfe sono il contratto e la transazione.

Un’organizzazione che vuole attribuire, gestire, valutare e registrare operazioni su blockchain viene definita come “colony”. Ma una “colony” è innanzitutto, nel senso economico e informatico del termine, un contratto: “The Colony Network consists of a collection of contracts on the Ethereum blockchain. At the core of the network will be a Colony Network contract. The contract is primarily responsible for managing the reputation mining process … but also for general control of the network.(Colony White Paper p. 5) Che cosa significa e quale importanza centrale ha questo “reputation mining process” lo vedremo più avanti.

Quali sono i ruoli della “blockchain based organisation”?

La suddivisione dei ruoli è concepita sulla base dei compiti (task), la loro strutturazione e la loro assegnazione. I task sono gli elementi di base nei blocchi della blockchain. I ruoli invece sono tre: il manager, il worker e il evaluator.

1. Il manager. E’ responsabile della definizione e del coordinamento della consegna dei compiti (task). Il manager è anche responsabile per scegliere gli “evaluator” e attribuire i metadata per i task.

2. Il worker. Non esegue soltanto i compiti assegnati dal manager, ma partecipa a tutto il processo di generazione di consenso.

3. L’evaluator. E’ responsabile per giudicare se un compito sia stato realizzato in maniera soddisfacente.

Per avere il diritto di assegnare compiti il manager deve avere una reputazione sufficiente all’interno del ColonyNetwork. Reputation is used to weight a user’s influence in decisions related to the expertise they have demonstrated … reputation must therefore earned by direct action within the colony.” si legge nel paper.

Alla “quantità” di reputazione corrisponde una determinata quantità di “token”, in sostanza una “valuta di reputazione”. Questa valuta interna all’organizzazione aumenta o diminuisce secondo criteri definiti in maniera consensuale del ColonyNetwork. Il format informatico è quello specifico alla blockchain Ethereum e questo lo rende paragonabile a una criptovaluta. Però l’aspetto della riputazione è solo un aspetto del progetto che comprende molti altri benefici.

I benefici principali di una organizzazione basata su blockchain

1. L’organizzazione è aperta e senza restrizioni geografiche.

2. L’organizzazione è trasparente.

3. L’organizzazione è meritocratica.

4. L’organizzazione è più efficiente ed efficace, quindi può ridurre sensibilmente i costi di transazione interni e esterni.

5. L’organizzazione dispone di strumenti per la generazione di consenso e la gestione di disputi e litigi.

Quesiti aperti

a. Quali sono le regole e i parametri per definire un compito e distinguere uno dall’altro?

b. Quali sono le regole per calcolare la reputazione?

c. Come impatta un ColonyNetwork sul sistema salariale (e di bonus) di un’azienda?

d. E soprattutto quali cambiamenti culturali saranno necessari per poter pensare a un’organizzazione basata su blockchain?

Colony” ha lanciato il sasso, speriamo che non venga ritirata la mano.

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