Mini guida alla fattura elettronica

La fattura elettronica, che diventerà obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2019, continua ad animare il dibattito politico ed economico sui giornali e in televisione.
3 milioni i professionisti e le imprese titolari di partita IVA a essere interessati da quella che è considerata una vera e propria rivoluzione in chiave digitale. Per capire come funziona la fatturazione elettronica gli esperti di fisco e tasse della redazione di Money.it hanno redatto una guida alle caratteristiche, modalità di emissione, trasmissione e conservazione dei documenti.

Cos’è la fattura elettronica, come si emette e come si riceve

La fattura elettronica è un file in formato XML avente le seguenti caratteristiche:
– autenticità dell’origine, ovvero è necessario che l’identità del fornitore o prestatore di beni o servizi dovrà essere certa;
– integrità del contenuto, ovvero che i dati obbligatori da indicare (disciplinati dall’art. 21 del DPR 633/1972) non potranno essere alterati;
– leggibilità non solo per finalità commerciali ma anche ai fini di verifica e controlli da parte delle Autorità preposte.

A partire dal 1° gennaio 2019 tutti i soggetti obbligati (lavoratori a partita IVA, piccole e medie imprese) dovranno consegnare l’e-fattura ai propri clienti e fornitori passando per il Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di una sorta di “postino virtuale” che avrà il compito non solo di consegnare le fatture elettroniche ai destinatari, ma anche di effettuare i controlli sul file. In caso di esito positivo, il documento sarà consegnato al destinatario, mentre in caso di esito negativo, la fattura sarà scartata e dovrà essere nuovamente trasmessa entro il termine di 5 giorni.

Chi non deve fare e-fattura? 

Gli unici soggetti esonerati dall’obbligo di emissione delle e-fatture saranno i contribuenti titolari di partita IVA in regime forfettario.
Tali soggetti rientreranno tuttavia tra coloro che sono in ogni caso obbligati a ricevere le fatture esclusivamente in formato elettronico.
Nel popolo degli esonerati potrebbero rientrare anche medici e farmacisti, grazie alle novità previste dal Decreto Legge n. 119/2018.

E le operazioni con l’estero?

Per le operazioni con l’estero, l’emissione della fattura elettronica sarà facoltativa. Chi, tuttavia, dovesse scegliere di emettere fattura in formato elettronico per operatori residenti all’estero, si troverà di fronte a due diverse situazioni:

– operazioni verso Paesi UE soggette a Reverse Charge (codice IVA N6);
– operazioni verso Paesi Extra UE non soggette ad IVA (codice N2).
Chi sceglierà di inviare e ricevere le fatture estere con la tradizionale modalità cartacea dovrà fare i conti con un nuovo adempimento fiscale: il cosiddetto esterometro, la comunicazione mensile dei dati delle operazioni transfrontaliere.

Come conservare le fatture elettroniche

Tutto digitale, anche la conservazione, e sarà possibile avvalersi di due diverse opzioni:
1) il servizio gratuito messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate
2) i servizi offerti a pagamento dalle diverse case produttrici di software

Per tutti i dettagli e approfondimenti, si può leggere qui la guida completa alla fatturazione elettronica.

Copia & Incolla: perché questo titolo? Perché i contenuti di questa categoria sono stati pubblicati SENZA ALCUN INTERVENTO DELLA REDAZIONE. Sono comunicati stampa che abbiamo ritenuto in qualche modo interessanti, ma che NON SONO PASSATI PER ALCUNA ATTIVITÀ REDAZIONALE e per la pubblicazione dei quali Tech Economy NON RICEVE ALCUN COMPENSO. Qualche giornale li avrebbe pubblicati tra gli articoli senza dire nulla, ma noi riteniamo che non sia corretto, perché fare informazione è un’altra cosa, e li copiamo ed incolliamo (appunto) qui per voi.

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