YouTube avrà una versione a pagamento e senza pubblicità?

YouTube, il popolare servizio di video online di proprietà di Google, sta progettando di offrire una versione del suo servizio a pagamento e senza pubblicità. Secondo il Wall Street Journal, questa nuova direzione della compagnia è nelle mani di Susan Wojcicki, manager storico di Google che ha trascorso anni ad occuparsi di pubblicità per conto del motore di ricerca.

Nel corso di Code/Mobile, il ciclo di conferenza organizzato in questi giorni dal sito di tecnologia statunitense Re/code in California, l’amministratore delegato ha annunciato che la società sta valutando diverse opzioni per aumentare i ricavi, compresa una nuova opzione per vedere video senza alcuna interruzione pubblicitaria e con differenti forme di abbonamento.

La notizia conferma gli sforzi della Wojcicki nel cercare di generare ricavi e profitti dal sito, che Mountain View ha comprato nel 2006 per 1,65 miliardi di dollari, ma al momento non sono ancora disponibili maggiori dettagli su questa novità, né gli eventuali costi dei servizi in abbonamento.

Si tratterebbe di un cambiamento notevole rispetto ad un approccio centrato esclusivamente sulla pubblicità e che ha reso la controllata di Google il principale sito di video al mondo: ad oggi i video gratis messi a disposizione dal sito, spesso accompagnati da brevi spot pubblicitari, hanno portato alla cifra record di 1 miliardo di utenti al mese.

Youtube, infatti, sta già sperimentando dei servizi a pagamento e questa nuova versione del sito, priva di inserzioni pubblicitarie, andrebbe ad aggiungersi a quella esistente, dando agli utenti più scelte. YouTube starebbe anche contattando dei partner per la creazione di contenuti a pagamento, come le news, e sta lavorando per cambiare l’offerta musicale, che, secondo i numeri, sembra quella di maggiore successo.

Susan Wojcicki si è detta entusiasta della novità e ha spiegato che Youtube sta ancora valutando le opzioni da offrire agli  utenti. La scelta di un canone sembra interessante, su fronte dei contenuti e dei potenziali ricavi, ma non esclude in alcun modo la sopravvivenza di video con la pubblicità proprio per venire incontro alle esigenze del pubblico non interessato al pagamento di un abbonamento. “YouTube ora si sostiene con la pubblicità, che è una gran cosa perché ci ha permesso di raggiungere un miliardo di utenti; ma ci potranno essere casi in cui la gente dice ‘Non voglio vedere le pubblicità’ oppure ‘Voglio qualcosa di diverso’” e il sito dovrà offrirglielo”.

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