AI e BlockChain: quale impatto sui modelli di business?

Il 23% delle fonti analizzate sostiene che l’Intelligenza Artificiale avrà un impatto notevole a livello di risorse, ad esempio riducendo l’errore umano, gli infortuni sul lavoro e aumentando la produttività: molti compiti fisici verranno sostituiti dai robot e dalle macchine intelligenti, creando i cosiddetti lavori “aumentati”. Anche la Blockchain impatterà le risorse in maniera importante (13% delle fonti analizzate), permettendo di tracciare la proprietà degli asset in tempo reale, aumentando la trasparenza delle transizioni e l’affidabilità delle informazioni scambiate tra due o più parti. È quanto emerge dalla ricerca scientifica Gli impatti dell’Intelligenza Artificiale e della Blockchain sui modelli di business che sarà presentata il 15 e il 16 novembre durante la quinta edizione dello Strategy Innovation Forum (SIF), think tank dell’Università Ca’ Foscari Venezia, in occasione della Venice Innovation Week.

A livello di processi interni l’impatto dell’Intelligenza Artificiale è forte (24% delle fonti analizzate) e si traduce prevalentemente nell’ottimizzazione dei sistemi produttivi, ad esempio, aumentando l’efficienza nell’assegnazione dei compiti ai macchinari grazie alla previsione dei parametri di produzione. L’impatto della Blockchain sui processi interni è riconosciuto dal 21% delle fonti analizzate; il principale vantaggio risiede nell’automazione dei processi di scambio dei dati, riducendo i costi di transazione e aumentando la sicurezza nel trattamento di dati sensibili e della privacy. Con l’impiego degli smart contracts (contratti intelligenti), la Blockchain permetterà di eliminare i documenti cartacei, abilitare la negoziazione automatica dei migliori prezzi degli asset in tempo reale e garantire le identità digitali del venditore e del compratore, al fine di aumentare la velocità di scambio delle informazioni e di esecuzione dei contratti.

Dalla ricerca emergono anche i settori industriali maggiormente coinvolti dalla trasformazione tecnologica di IA e Blockchain. In primis, nel settore manifatturiero (secondo il 16% delle fonti analizzate) l’IA implementa il paradigma di smart manufacturing, creando sistemi di manifattura intelligente con nuove capacità cognitive e di apprendimento. Il secondo settore che subirà forti variazioni grazie all’IA (15% delle fonti analizzate) è quello del retail, il quale rivoluzionerà l’engagement con il cliente, offrendogli prodotti e servizi più personalizzati. Infine, il settore sanitario (presente nel 13% delle fonti analizzate) si conforma come il migliore laboratorio sperimentale per l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale. Esempi applicativi nell’ambito sono i sistemi per il monitoraggio dello stato di salute dei pazienti negli ospedali e nelle case private grazie a dispositivi intelligenti in grado di raccogliere dati biometrici dei pazienti, utili per la creazione di piani di cure sanitarie personalizzate.

I settori industriali che verranno influenzati maggiormente dalla Blockchain saranno il settore finanziario e il settore sanitario. Nel settore finanziario (rilevante nel 28% delle fonti analizzate) la rivoluzione è direttamente collegata alla natura della tecnologia, che originariamente è connessa alla creazione delle criptovalute. Nelle funzioni finanziarie, le soluzioni di Blockchain riducono i costi e aumentano la fiducia dei servizi, incrementando la sicurezza IT e riducendo il rischio di frode e di riciclaggio del denaro. Nel settore sanitario (15% delle fonti analizzate), l’introduzione della Blockchain permette di facilitare l’efficienza amministrativa dei registi sanitari e di aumentare l’accesso dei ricercatori ai dati storici dei pazienti mantenendone la privacy.

“Negli ultimi due anni le società di consulenza hanno pubblicato oltre mezzo milione di report sui possibili impatti a livello aziendale dell’IA e della Blockchain. Le finalità commerciali di tali report portano, però, a porre meno attenzione sulla rigorosità delle metodologie di analisi adottate e a enfatizzare gli impatti più sul modello operativo, che su quello di business delle imprese. Vengono così approfondite soprattutto le possibilità offerte da tali tecnologie per migliorare l’efficienza, la qualità e la rapidità decisionale ed esecutiva; per “fare cioè le stesse cose, ma meglio” – afferma Carlo Bagnoli, professore di innovazione strategica presso l’Università Ca’ Foscari Venezia. “La ricerca alla base di questo report approfondisce invece, con rigore scientifico, il possibile impatto dell’IA e della Blockchain sulla strategia e sul modello di business. L’ambizione è riflettere su come tali tecnologie possano permettere di “fare cose diverse, o le stesse cose in modo diverso”.

Da un lato l’Intelligenza Artificiale porta maggiore efficienza, umanizzazione e predizione, a discapito dell’affidabilità in termini di sicurezza e della proprietà a livello di sistemi computazionali. Dall’altro lato la Blockchain fornisce elevati vantaggi a livello di privacy, accessibilità e decentralizzazione, tuttavia è debole a livello di efficienza, flessibilità e predizione. La combinazione tra le due tecnologie potrebbe rivelarsi fondamentale al fine di oltrepassare i paradossi operativi, integrando i rispettivi punti di forza per dare avvio alla prossima rivoluzione digitale.

 

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